Può servire una nuova educazione sentimentale ed economica? Incontro con Cinzia Scaffidi (giornalista e docente universitaria) giovedì 26 maggio 2016, alle ore 20, a Tonadico presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero
Primiero (San Martino di Castrozza) – Proseguono gli incontri nell’ambito del piano stralcio del commercio a Primiero. Il primo incontro di apertura, è stato dedicato a: “Quale qualità di vita, abitativa e insediativa”. Nel prossimo incontro si parlerà di Bisogni, consumi, desideri e relazioni. Il sistema economico che ha non solo caratterizzato, ma di fatto determinato il modello di sviluppo dell’Occidente sta mostrando la propria mancanza di sostenibilità ambientale, fino a rivelare addirittura la propria antieconomicità.
Insieme alle sicurezze ambientali ed economiche saltano quelle sociali, relazionali e identitarie. Se dal punto di vista economico ed ambientale si stanno manifestando le prime reazioni (si progettano e realizzano alternative e si mettono a fuoco percorsi dichiaratamente orientati alla sostenibilità) dal punto di vista sociale si fa ancora fatica ad esplicitare il bisogno della costruzione, o ricostruzione, di una diversa cultura dell’umanesimo, della relazione, della comunità.
L’idea che noi siamo solo se sono anche gli altri ci suona ancora nuova e ci destabilizza. Eppure non abbiamo altra strada se non quella di ripensare le modalità della nostra convivenza, a tanti livelli, non solo con gli altri umani, ma più in generale con gli altri viventi. Ecco allora che ripensarsi come collettività, nel tempo e nello spazio, diventa esercizio di futuro.
Il sistema economico che ha non solo caratterizzato, ma di fatto determinato il modello di sviluppo dell’Occidente sta mostrando la propria mancanza di sostenibilità ambientale, fino a rivelare addirittura la propria antieconomicità. Insieme alle sicurezze ambientali ed economiche saltano quelle sociali, relazionali e identitarie.
Se dal punto di vista economico ed ambientale si stanno manifestando le prime reazioni (si progettano e realizzano alternative e si mettono a fuoco percorsi dichiaratamente orientati alla sostenibilità) dal punto di vista sociale si fa ancora fatica ad esplicitare il bisogno della costruzione, o ricostruzione, di una diversa cultura dell’umanesimo, della relazione, della comunità.
L’idea che noi siamo solo se sono anche gli altri ci suona ancora nuova e ci destabilizza. Eppure non abbiamo altra strada se non quella di ripensare le modalità della nostra convivenza, a tanti livelli, non solo con gli altri umani, ma più in generale con gli altri viventi. Ecco allora che ripensarsi come collettività, nel tempo e nello spazio, diventa esercizio di futuro.
Giovedì 26 maggio 2016 alle ore 20 a Tonadico presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero