X

“Blue Monday”, psicologi: “Contro la tristezza capire cosa ci fa stare meglio”

Lazzari (Cnop): “In questo periodo e in autunno impennata di richieste di aiuto, colpa anche di clima e fine vacanze”. Blue Monday, Banfi, Zanicchi, Luxuria & co: ecco come lo vivono i vip


 

NordEst (Adnkronos) – Il clima rigido, la fine di festività e vacanze, il ritorno alla quotidianità e il nuovo anno appena iniziato: è questo un mix che può mettere ko lo stato psicologico di molti italiani nel giorno più triste dell’anno, il Blue Monday, in arrivo lunedì 15 gennaio. “Non a caso in questo periodo dell’anno, così come in autunno, registriamo un’impennata di richieste di aiuto allo psicologo. È la cosiddetta ‘depressione stagionale’ che ognuno può e deve saper affrontare anche da solo. Per prima cosa aiuta l’essere coscienti di questo malessere, la consapevolezza è già un primo passo importante. Nei casi più gravi, è necessario chiedere aiuto”. Così all’Adnkronos Salute il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari sul ‘lunedì triste’.

“Non siamo macchine e risentiamo di cambiamenti, non solo climatici – spiega Lazzari – quindi esserne consapevoli è già molto importante. Poi dobbiamo capire cosa ci fa stare meglio per contrastare questo senso di tristezza, ansia e depressione: per alcuni è vedere un film al cinema o uno spettacolo a teatro, per altri è benefico stare con gli amici o praticare uno sport all’aperto. Ognuno dovrebbe fare le proprie valutazioni, siamo ‘potenzialmente’ i gestori di noi stessi. Se invece non riusciamo, è bene rivolgersi ad uno specialista”, conclude.

Il termine inglese Blue Monday (“lunedì triste”) indica un particolare giorno dell’anno, solitamente il terzo lunedì del mese di gennaio, ritenuto essere il giorno dell’anno più triste per gli abitanti dell’emisfero boreale. Il concetto è stato originariamente reso pubblico nel 2005 all’interno di un comunicato stampa del canale televisivo britannico Sky Travel, in cui si affermava di avere calcolato la data utilizzando un’equazione. L’intera idea rientra nell’ambito della pseudoscienza e l’equazione che ne è alla base viene ritenuta priva di alcun fondamento. Secondo questa teoria, al Blue Monday le persone si sentono maggiormente depresse perché inconsciamente il cervello realizza in questo giorno che sono finite le festività natalizie e che i mesi successivi saranno caratterizzati dalla quasi totale assenza di giorni festivi.

È ormai diventata consuetudine parlare di Blue Monday, il terzo lunedì di gennaio, tradizionalmente riconosciuto come il giorno più triste dell’anno. È, infatti, proprio a partire dalla seconda metà di gennaio che spesso i nostri buoni propositi iniziano a vacillare. Realizziamo che, probabilmente, gli obiettivi che ci eravamo prefissati, spinti dal desiderio di una ‘nuova vita’, erano forse troppo ambiziosi. Questa presa di coscienza può provocare in noi un senso di fallimento e dare origine ad ansia, tristezza e frustrazione”,  ha commentato la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online e società Benefit Unobravo.

Come sentirsi soddisfatti? Darsi obiettivi realizzabili e abbracciare il cambiamento. “Il primo passo verso il successo è porsi dei traguardi realistici e alla propria portata e, soprattutto, che si desiderano fortemente. Molto spesso, infatti, nello stilare la nostra lista di buoni propositi ci concentriamo su ciò che pensiamo di volere piuttosto che su ciò che realmente vogliamo e questo ci porta a fissare degli obiettivi che non rispecchiano davvero chi siamo. Succede così di fallire proprio perché, nel profondo, un dato proposito non ci appartiene, ma è dettato da condizionamenti esterni. Fondamentale è, inoltre, essere realmente predisposti ad abbracciare il cambiamento. Questa apertura significa avere la volontà di mettersi in gioco, esplorare prospettive sconosciute, affrontare nuove sfide, uscire dalla propria comfort zone e vincere eventuali timori o resistenze. È, infatti, solo abbandonando la nostra zona di comfort che possiamo aprirci a nuove opportunità e trasformare le paure legate al cambiamento in una forza motrice per la nostra crescita personale”, ha aggiunto la Dott.ssa Valeria Fiorenza Perris.

Redazione:
Related Post