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Olimpiadi 2026, Cantiere pista bob segnato dalle proteste a Cortina: Brunello suona violoncello per alberi tagliati

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‘Una richiesta di pietà’. Iniziato l’abbattimento dei larici


NordEst – Ha preso il violoncello e ha suonato “una richiesta di pietà per questi larici”. Protagonista della singolare protesta è stato stamani il violoncellista Mario Brunello, che si è recato nei pressi del cantiere della pista da bob di Cortina D’Ampezzo, dove è iniziato l’abbattimento di parte del bosco per il cantiere dell’impianto delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. “Sono qui – ha detto Brunello – per dare voce a questi larici, che sono qui da secoli, e non hanno avuto l’opportunità di vivere con la musica, ma una voce dovrebbero averla e dovrebbero essere ascoltati.

E’ una richiesta di pietà per uno scempio che sta avvenendo in questo bosco di Ronco per un’improbabile pista di bob. Con un po’ di musica ho provato a dare a loro una voce, a esprimere una richiesta di pietà, proprio adesso che abbiamo bisogno del loro aiuto per questo pianeta”. Le operazioni di taglio, iniziate verso le ore 6.45, si sono interrotte per la mancanza di recinto e cartelloni di indicazione del cantiere, e in seguito sono riprese nel primo pomeriggio.

Sul posto la consigliera veneta di Europa Verde, Cristina Guarda: “Non c’è pietà per le nostre montagne – ha detto – che contano meno di una pista da bob che verrà costruita per ambizioni personalistiche e con oltre 120 milioni di euro pubblici, col rischio di non consegnarla nemmeno per i Giochi olimpici invernali. Nonostante le tante promesse, tutti sanno che questa pista verrà poi dismessa per l’eccesso di costi per mantenerla in vita: in una montagna con sempre meno neve si andrà a costruire un freezer a cielo aperto, che per essere attivo consumerà energia e acqua, mentre ai cittadini si impone il risparmio”.

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