Erano circa mille secondo la polizia, 1.200 secondo gli organizzatori, i militanti di Casa Pound giunti a Bolzano per la manifestazione a tutela dei monumenti del Ventennio, in gran parte di giovani, provenienti da tutte le regioni italiane. Tra gli striscioni issati nel corteo ci sono anche quelli della Sicilia, della Calabria, del Friuli Venezia Giulia, delle regioni del centro, della Liguria.
I manifestanti marciano a ranghi ordinati nelle vie attorno al Monumento alla Vittoria, eretto per ricordare la conclusione della prima guerra mondiale. Gli attivisti hanno organizzato una manifestazione molto scenografica, con grandi tricolori italiani e con razzi che spargono nell’aria una nebbia verde-bianca-rossa. La manifestazione s è svolta regolarmente e senza incidenti.
Alla manifestazione della sinistra sui monumenti di Bolzano erano presenti circa 250 persone tra cui anche anche esponenti dell’Anpi di Trento e numerosi esponenti della giunta comunale, i consiglieri provinciali dei Verdi, sindacalisti e semplici cittadini. I dati sono stati resi noti dai carabinieri.
"La manifestazione dei Casapound costituisce una vergogna per Bolzano". Lo ha detto il presidente dell’Anpi Lionello Bertoldi. "Bolzano – ha affermato – va fiera della sua ricchezza di lingue e di culture, della convivenza che e’ stata realizzata nel corso degli anni’. "I monumenti – ha aggiunto – sono soltanto un ricordo del passato e possono costituire, semmai, un ammonimento perche’ questo passato non debba essere rivissuto. Percio’ vanno ‘depotenziati’ con un atto di coraggio".
"Tutto quanto è stato fatto per raggiungere l’autonomia della quale oggi gode l’Alto Adige non sarebbe valso a nulla se ora si impostasse un duro confronto sui monumenti". Lo ha detto Sepp Innerhofer, ex attivista separatista degli anni Sessanta. Innerhofer ha preso parte ad un dibattito organizzato dalla Svp nella giornata delle manifestazioni sui ‘relitti fascisti’. "Oggi – ha detto Innerhofer – occorre puntare sulla convivenza e per questo occorre collaborazione".