Ma in questo caso il grafico riportava un’attivita’ cardiaca durante tutta la fase di seppellimento – 4 ore e 13 minuti – nonostante l’ipotermia. ‘Il suo cuore si e’ fermato solo nel momento del disseppellimento’, raccontano Hermann Brugger, direttore dell’Istituto di Medicina d’Emergenza in Montagna dell’Eurac e Giacomo Strapazzon vicedirettore dell’Istituto.
‘Come suggerito dalle linee guida internazionali dell’Ilcor, una vittima di seppellimento da valanga in arresto cardiaco ma con le vie aeree libere e una cavita’ respiratoria dovrebbe essere sempre rianimata e riscaldata, il suo cuore potrebbe essersi fermato da poco e quindi la rianimazione e il riscaldamento in una clinica specializzata potrebbero farlo ripartire’, affermano i due medici.