Il caro energia per il nuovo presidente confesercenti, Mauro Paissan, costringerà molte aziende a chiudere i battenti. Intervento delle Acli trentine dopo il via libera della Provincia al bonus, che non convince nemmeno i sindacati. Bollette, le ragioni di una scelta. Provincia al fianco delle categorie economiche
Trento – Il presidente delle Acli trentine, Luca Oliver, interviene nel dibattito dopo il via libera dela Provincia al bonus da 180 euro. “I rincari di questo periodo sono il frutto di un sistema – ribadisce Oliver – che è sfuggito al controllo dei governi per via delle privatizzazioni e per la scelta di affidare alla speculazione finanziaria il prezzo dell’energia. Scelte che oggi si ripercuotono ingiustamente sulle imprese, sui lavoratori e sulle famiglie con pesanti conseguenze, specie per gli strati più deboli della società.
È in discussione la tenuta dell’intero sistema economico e produttivo europeo – continuano le Acli – per questo sono necessarie e doverose risorse pubbliche per avviare la riconversione energetica verso fonti rinnovabili e per alleviare il più possibile la pesantissima situazione che riguarda le imprese e le famiglie colpite da una crisi che nulla ha a che vedere con l’economia reale e con la crisi energetica.
Le misure di intervento pubblico devono però tenere conto delle differenze sociali e di reddito che caratterizzano la nostra comunità in quanto, anche pochi euro al mese, possono rappresentare la tenuta o il disfacimento dell’equilibrio economico famigliare all’interno dei nuclei più poveri, meno fortunati e garantiti.
La delibera della Giunta provinciale – precisa Oliver -, che prevede un bonus energetico di 180 euro per tutti direttamente in bolletta, appare pertanto iniqua, poco utile, non rispettosa di chi veramente sta patendo questa situazione di crisi ed è infine contraria a qualsiasi logica redistributiva. Le Acli trentine – conclude Oliver – sono a disposizione della Giunta provinciale per fornire informazioni e strumenti utili a dare risposte reali ai problemi reali. Urge correggere questa misura, urgono maggiori risorse”.
Paissan guida Confesercenti
È Mauro Paissan il nuovo presidente di Confesercenti del Trentino. Paissan, già vicepresidente dell’Associazione, è stato votato all’unanimità dall’Assemblea provinciale e raccoglie il testimone da Renato Villotti che “lascia” dopo 7 anni di presidenza. L’elezione è avvenuta durante l’Assemblea elettiva provinciale che si è tenuta domenica 18 settembre al Grand Hotel Trento.
Il nuovo presidente ha dunque salutato il segretario generale di Confesercenti nazionale, Mauro Bussoni, i numerosi rappresentanti istituzionali, delle categorie economiche delle parti sociali presenti in assemblea, intervenendo nel suo discorso su alcuni temi cruciali e attuali.
“Abbiamo di fronte a noi due sfide – ha detto Paissan – la prima di breve periodo. Dopo due anni e mezzo di pandemia, siamo stati travolti dalle conseguenze del conflitto Russia – Ucraina in corso e dalla crisi energetica. È una tempesta che impatta sul mondo delle imprese, sia grandi che piccole e di ogni settore, che impatta sui lavoratori, sulle famiglie del nostro Trentino. Non si vedono a oggi concrete soluzioni, nonostante gli sforzi che riconosciamo alla giunta provinciale di aver messo in campo. Così come a livello nazionale si percepisce che in mezzo a tante ricette differenti proposte dalla politica, non si vede una via sostenibile che ci possa rassicurare”.
“La seconda sfida è di lungo periodo. Quale Trentino vogliamo per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli, per le generazioni future? – si interroga Paissan – Vi sono alcune partite da cui non si possa prescindere per assicurarci la costruzione di un Trentino vivo, produttivo, solido, giusto, competitivo e moderno, sicuro e attraente”. Paissan snocciola i punti di “lavoro e intervento”, con qualche affondo: “i temi sono sempre gli stessi, sembriamo noiosi e ripetitivi, peccato che siamo qui ancora a parlarne perché a oggi non hanno trovato soluzione. Sburocratizzazione, ne parliamo da 20 anni; cuneo fiscale, il costo del lavoro, ne parliamo da almeno 15 anni; pressione fiscale, nel 2005 era già al 39%, è salita al 43,5 % nel 2021…ne parliamo da almeno 30 anni; interazione fra scuola e lavoro; innovazione tecnologica; digitalizzazione e connessione veloce…su cui c’è ancora molta strada da fare; accesso al credito e politiche energetiche. Per dare soluzioni e risposte ai problemi – puntualizza Paissan – è necessario assumersi la responsabilità dei SI e anche dei No, serve la responsabilità della coerenza nell’affrontare scelte anche impopolari, ma necessarie, la responsabilità di andare fino in fondo”.
E quindi l’auspicio, che diventa anche richiamo: “Ai membri di giunta, consiglio provinciale, amministratori locali, rappresentanti del parlamento nazionale, candidati al prossimo parlamento, rappresentanti delle categorie economiche e dei lavoratori, dirigenti pubblici e privati e tante altre donne e uomini che rappresentano ruoli decisionali e di responsabilità del nostro territorio dico che dobbiamo fare di più. Il fare bene “ordinario” in situazioni straordinarie non è sufficiente. Oggi come mai abbiamo bisogno di qualcosa in più”.
A cogliere l’analisi di Paissan è Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti Nazionale: “In questa fase nuovamente difficile, dobbiamo fare tutti la nostra parte. Confesercenti ha chiesto al governo, ed ottenuto, prestiti garantiti dal Fondo Centrale, per permettere alle imprese di pagare le bollette spropositate che hanno ricevuto con lunghe rateizzazioni. Una misura intelligente, che sostiene la liquidità delle attività. Ma che certo da sola non risolve il problema: serve un tetto, a livello europeo o nazionale, per riportare le tariffe energetiche a livelli sostenibili, o le conseguenze su imprese e occupazione saranno drammatiche”.
A soffermarsi sulla necessità di “creare liquidità” per stare sul mercato, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “Il conflitto in corso alle porte dell’Europa e l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sono fatti che mettono a rischio non solo la tenuta della comunità nel suo complesso ma anche la capacità di molte aziende di stare sul mercato. In ballo ci sono posti di lavoro e benessere. Questo tema è al primo posto della nostra agenda politica. Siamo intenzionati a confermare il nostro impegno, in coerenza con i provvedimenti che saranno adottati a livello nazionale e non solo. Per questo abbiamo approvato nell’ultima seduta di Giunta un pacchetto di interventi per fronteggiare l’emergenza energetica, in favore delle famiglie ma anche delle imprese, per le quali interveniamo anche sostenendo la liquidità”.
Cosi Roberto Failoni, assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento: “Grazie al presidente Villotti, con il quale negli anni del suo mandato abbiamo lavorato intensamente e in modo incisivo. Auguri di buon lavoro anche al nuovo presidente Mauro Paissan. I nostri rapporti con l’associazione sono costanti, e di questo ringrazio anche il direttore. In questi anni, mi auguro, si sia potuta apprezzare la nostra disponibilità e la volontà di dare risposta ai problemi malgrado il periodo difficile. Adesso tutti assieme stiamo lavorando sul tema dell’energia, con l’obiettivo di trovare delle soluzioni per consentire alle aziende di continuare a lavorare e ad avere una redditività”.
“L’attenzione della Provincia rispetto ai settori commerciali, rispetto al ruolo del terziario nell’erogazione di servizi – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli – è sempre stata alta, in particolare in questo periodo caratterizzato dal caro energia. Siamo convinti che per questo ambito siano utili forme di affiancamento e di sostegno anche dal punto di vista dello sviluppo, dell’innovazione, nell’erogazione dei vostri servizi. Sul piano dei sostegni stiamo pensando inoltre al credito e a nuove forme di finanziamento; siamo consapevoli che, proprio ora, l’inizio del rimborso dei mutui precedenti stia diventando eccessivamente oneroso. L’investimento in tecnologia, con la connessione a banda larga, la formazione dei giovani rispetto alle vostre esigenze e la valorizzazione delle attività commerciali come tipiche del territorio sono fattori che sono e saranno al centro delle politiche provinciali”.
Sull’emergenza energetica e sulla necessità di investire sul futuro è intervenuto anche Franco Ianeselli, sindaco di Trento: “Comune e Confesercenti hanno una tradizione di collaborazione confermata anche in questi ultimi anni. Insieme abbiamo gestito la crisi della pandemia, con l’allargamento dei plateatici e i bandi per la riqualificazione dei locali. Ora abbiamo di fronte l’emergenza energetica, che – ne sono consapevole – appesantisce i bilanci delle imprese ancora in affanno a causa delle limitazioni del Covid. Investire sulle rinnovabili, non solo come singoli ma come territorio, è sempre più necessario. Ma occorre anche investire sulla città del futuro, accompagnare i progetti di modernizzazione delle infrastrutture e di rigenerazione urbana: sono convinto che questa sia la strada giusta per dare una prospettiva al tessuto economico della città. Ringrazio il presidente uscente Villotti per l’impegno di questi anni e auguro buon lavoro al nuovo presidente Paissan”.
Un toccante momento dell’Assemblea è stato dedicato al ricordo di Loris Lombardini, storico presidente di Confesercenti, recentemente scomparso, ricordato anche da Giovanni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento: “Confesercenti è da sempre un esempio della capacità di servizio del nostro territorio non solo per la sua quotidiana dedizione all’attività di assistenza agli associati, ma anche per la sua attitudine ad elaborare idee e stimoli preziosi per la crescita del sistema economico locale.
Un merito questo che va riconosciuto a tutto lo staff direttivo di Confesercenti, e in particolare a Loris Lombardini che per tanti anni è stato l’anima dell’associazione riuscendo a coniugare lo spirito imprenditoriale con un forte senso delle istituzioni di cui si è fatto interprete non solo in Confesercenti, ma anche in seno alla Giunta camerale”. Paissan si è soffermato infine sull’impegno di Confesercenti nei confronti della comunità per contribuire a costruire il miglior Trentino possibile e sull’Autonomia trentina.