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Bonus pubblicità 2018: cos’è e come funziona, requisiti e modalità

Nordest – Bonus pubblicità 2018, cos’è e come funziona il credito d’imposta dedicato ai professionisti, autonomi, imprese, per investimenti in campagne pubblicitarie tv radio online giornali. Il Bonus pubblicità 2018, è la nuova agevolazione fiscale introdotta dalla Manovra Correttiva che prevede la possibilità per lavoratori autonomi, professionisti ed imprese di poter fruire, a partire dal prossimo anno, di un nuovo credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari. In particolare, il bonus fiscale spetta relativamente alle campagne pubblicitarie effettuate su tv e radio analogiche e online, giornali quotidiani e periodici, a partire dal 2018.

Bonus pubblicità 2018, cos’è?

Il bonus pubblicità 2018, è un bonus fiscale introdotto dalla Manovra Correttiva, nello specifico dall’articolo 57-bis, decreto legge 50/2017, in ottemperanza agli obiettivi prefissati con la Legge Delega 198/2016 circa l’introduzione di nuovi benefici fiscali per gli “investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici nonché sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali” mediante il riconoscimento di “un particolare beneficio agli inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovative” (articolo 2, comma 2, lettera n).

Come funziona il bonus pubblicità

Funziona sotto forma di credito d’imposta. Ciò significa che a partire dal 2018, i professionisti, lavoratori autonomi e le imprese di qualsiasi natura giuridica, potranno beneficiare di un credito d’imposta dal 75% al 90% massimo, qualora effettuino investimenti pubblicitari su tv, giornali e radio, da utilizzare tale credito, in compensazione con la dichiarazione dei redditi.

Uno dei più importanti requisiti richiesti per beneficiare del bonus pubblicità 2018 è quindi quello di effettuare investimenti in campagne pubblicitarie in misura maggiore almeno dell’1% rispetto all’anno precedente, per cui se nel 2017 si è investito 10.000 euro, per beneficiare del bonus occorre che nel 2018 venga speso almeno l’1% in più rispetto ai 10.000 dell’anno prima, per cui almeno 10.100 euro.

Nel caso in cui poi, l’investimento pubblicitario 2018 sia da parte di micro imprese, piccole e medie imprese e start up innovative, il credito d’imposta è aumentato al 90% rispetto al 75% previsto per le altre categorie.

Ricordiamo poi che il bonus è fruibile solo sotto forma di credito d’imposta in compensazione tramite modello F24 previa relativa domanda al dipartimento per l’Informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

A chi spetta il bonus pubblicità 2018: in base a quanto previsto dall’articolo 57-bis della Manovra Correttiva 2017, il bonus pubblicità 2018 ossia il credito d’imposta pari al 75% o al 90% che spetta ai contribuenti in caso di investimenti in campagne pubblicitarie effettuate nel 2018 aventi un importo maggiore di almeno l’1% rispetto a quanto investito per lo stesso settore nel 2017, spetta ai seguenti beneficiari:

Lavoratori autonomi, ivi compresi i professionisti;
Imprese: di qualsiasi natura giuridica.

Bonus, quando spetta?

Per beneficiare del bonus pubblicità 2018 occorre che: nell’anno precedente alla domanda del bonus, si siano effettuati investimenti pubblicitari;
che tali investimenti, nel 2018, siano maggiori di almeno l’1% rispetto al 2017. Che l’investimento in campagne pubblicitarie avvenga su:

  • quotidiani cartacei e online , periodici;
  • emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali
  • per gli inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovative è riconosciuto un aumento del credito d’imposta al 90%.

Alle imprese, professionisti e lavoratori autonomi che dal 2018 investono in campagne pubblicitarie è riconosciuto un credito d’imposta se tali investimenti avvengono sulla carta stampa di giornali e periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Per beneficiare del credito d’imposta, l’investimento deve essere di tipo incrementale, e ciò significa che il suo valore deve superare almeno dell’1% quello relativo agli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.

Spetta un credito d’imposta pari a:

75% del valore incrementale degli investimenti effettuati;
90% del valore incrementale nel caso in cui gli investimenti siano effettuati da parte di microimprese, PMI e cioè dalle piccole e medie imprese e start up innovative.
Calcolo bonus pubblicità: in entrambi i casi, le aliquote si applicano al valore incrementale.

Per ulteriori informazioni e ultimi aggiornamenti relativi al Bonus pubblicità 2018, l’invito è a informarsi presso il proprio studio contabile

Redazione:
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