NordEst

Bruciate sei stanze in Cie Gradisca

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Sei stanze del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) sono state date alle fiamme.
 
I danneggiamenti sono iniziati intorno alle ore 14.00 di domenica, in una struttura che già nel corso della settimana era stata interessata da roghi appiccati con l’intenzione di danneggiare e rendere inservibile il Cie. Al momento resta agibile una sola stanza della cosiddetta ‘zona rossa’, con otto posti letto. I 105 clandestini ospitati nel Cie sono stati ridistribuiti negli spazi comuni, con sistemazioni di fortuna.
 
Gli incendi dei giorni scorsi erano stati appiccati con due distinte azioni nel Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) da alcuni degli extracomunitari ospiti. Un tunisino, ritenuto responsabile del primo incendio, e’ stato arrestato per danneggiamento aggravato. L’uomo e’ uno degli immigrati di recente sbarcati a Lampedusa e poi trasferiti in Friuli il 12 febbraio scorso.
 
Gli incendi appiccati da una sessantina di immigrati che hanno danneggiato ben 7 camerate, hanno creato numerosi problemi di capienza nel Cie. Le forze dell’ordine avevano identificato tra i responsabili 5 tunisini, che erano stati arrestati e che a loro volta facevano parte del contingente arrivato da Lampedusa. 
 
Gli ultimi episodi esasperano ulteriormente una situazione già difficile, poiche’ l’inagibilità di parte delle camerate crea problemi di sistemazione degli extracomunitari. 
 
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