Coldiretti, 7 italiani su 10 lo passano a casa. Capodanno cinese sarà invece sabato 25 gennaio. Attenzione ai fuochi e se potete “esplodete solo gioia” come consigliano i Vigili del fuoco
NordEst – Per il cenone di fine anno saranno destinati alla tavola 94 euro in media a famiglia, con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del Capodanno per il quale si prevede che più di sette italiani su dieci (71%) consumeranno il cenone di fine anno nelle case, proprie o di parenti e amici mentre gli altri si divideranno tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi, per una media complessiva a tavolata di 9 persone.
“Lo spumante – sottolinea la Coldiretti – si conferma come il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (91%)”, seguito dalle lenticchie “presenti nell’82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze”. Tra le più note, cita la Coldiretti, “quelle del Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Altamura (Puglia), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito”.
L’interesse per le lenticchie è accompagnato dalla riscossa del cotechino e dello zampone “presenti sul 67% delle tavole”. Si stima che siano serviti, sottolinea la Coldiretti, “circa 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi”.
“Durante le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – vengono fatti sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp”, ma si rileva “anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali”.
Sulle tavole delle feste “è forte anche la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie con – conclude Coldiretti – il 66% degli italiani che ha assaggiato il salmone arrivato dall’estero, appena il 13% si è permesso le ostriche e il 15% il caviale spesso però di produzione nazionale che viene anche esportata”.
LA CURIOSITA’. Il Capodanno Cinese, conosciuto anche come Festa di Primavera o capodanno lunare, è la festa tradizionale più importante dell’anno in Cina ed è paragonabile alle festività natalizie dei paesi occidentali. Questo è il momento dell’anno in cui le famiglie si riuniscono per il tradizionale “cenone”, fanno offerte per le divinità e per gli antenati, si prega Buddha e si pulisce la casa dallo sporco dell’anno passato per fare posto alla felicità e alla buona sorte (fu 福) che arriveranno con il nuovo anno. Il Capodanno cinese 2020 è sabato 25 gennaio. Questa festa non ha una data fissa perché segue il calendario lunare tradizionale e secondo l’astrologia cinese, ad ogni anno lunare corrisponde un segno zodiacale: il 2020 è l’anno del Topo. I cinesi ritengono che un buon inizio d’anno porterà fortuna durante il corso dell’anno. Tradizionalmente celebravano l’inizio di un nuovo anno di lavoro agricolo ed esprimevano il desiderio di un buon raccolto (a quei tempi la maggior parte erano agricoltori). Oggi questo si traduce nei festeggiamenti per l’inizio di un nuovo anno d’affari e nell’auspicio di profitti e di successo nelle varie professioni. Durante i 7 giorni di vacanza, in alcuni villaggi e nelle città si organizzano eventi legati al folklore, come fiere del tempio, spettacoli e danze tradizionali. Le zone rurali, dove le tradizioni sono più sentite, si ripopolano grazie alle persone che tornano a casa dopo un anno di duro lavoro in città; al contrario, molti quartieri delle grandi metropoli si svuotano per qualche giorno, ma le zone dove si svolgono gli eventi restano vivaci e brulicanti. Decorazioni: il rosso è il colore porta fortuna per eccellenza.