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Cadore, la frana si muove: famiglie evacuate a Perarolo. Il Comitato locale: “Dopo 17 anni si è riproposta la medesima causa” (VIDEO)

Stato di emergenza per un piccolo paese del bellunese. Nota preoccupata del Comitato locale che chiede soluzione definitiva

Cadore (Belluno) – Attimi di granmde paura nel Cadore. La zona interessata coinvolge il monte Zucco con la frana di Busa del Cristo. L’allarme è scattato martedì 12 dicembre verso le 19.30.

Otto famiglie sono state fatte evacuare martedì sera a Perarolo di Cadore, nel Bellunese, per il pericolo di frana. L’allarme è scattato nella serata di martedì dopo che era stato notato il movimento di una massa di 100 mila metri cubi, che rischia di staccarsi e interessare proprio l’abitato.

Il paese è stato blindato, le strade di accesso chiuse e sorvegliate dai Carabinieri, mentre i vigili del fuoco hanno monitorato la frana, che secondo i tecnici si muove a 2 centimetri l’ora. Le venti persone allontanate da casa hanno trascorso la notte in un hotel della zona.

La nota del Comitato locale

Evacuazione della piazza di Perarolo di Cadore

“Dalle 20,30 circa di martedì sera – si legge nel comunicato – , alcune famiglie di Perarolo sono state evacuate precauzionalmente per l’accentuarsi di movimenti rilevati nel versante del noto movimento franoso della “Busa del Cristo”. Questa evacuazione cade a 17 anni di distanza dall’evento alluvionale occorso nel novembre del 2000, che portò allo sgombero della stessa porzione di paese per un crollo di alcune migliaia di metri cubi di materiale dal versante in frana nell’alveo del torrente Boite. Dopo 17 anni si è riproposta la medesima causa scatenante il fenomeno: precipitazioni insistenti e copiose che si infiltrano nella matrice gessosa che compone il versante, causandone il degradamento e conseguentemente i movimenti. Sono passati 17 anni nei quali sono stati fatti studi e interventi – di alcuni dei quali meriterà ora di essere tecnicamente valutata la logica e la bontà – ma non si è mai intervenuti drasticamente sulla causa del degrado del versante: l’acqua. È possibile fare ciò? Certamente sì, lo abbiamo proposto – a nostro avviso con grande senso civico e spirito di collaborazione tra cittadini ed Enti a partire dalla fine del 2014- fornendo alla Regione del Veneto un’idea progetto di impermeabilizzazione e drenaggi del versante, realizzata da un team di progettazione altamente qualificato e dalla pluridecennale esperienza. Ora che anche in questa occasione si è visto che è necessario intervenire togliendo l’acqua siamo fiduciosi che si veda che è la stessa natura a dare ragione ai tecnici che hanno redatto il nostro progetto e non si perda più nemmeno un giorno per intervenire”.

Tiziana Mascolo – Presidente

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