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Controlli dei Carabinieri nei cantieri a Madonna di Campiglio

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Operazione dell’Arma e del Servizio lavoro provinciale


 

Madonna di Campiglio (Trento) – I carabinieri di Madonna di Campiglio, in collaborazione con il personale del Servizio lavoro della Provincia di Trento, hanno avviato alcuni controlli per il rispetto delle norme in materia di lavoro nei cantieri edili della zona. L’attività – informa l’arma – è stata intrapresa in concomitanza con la chiusura della stagione estiva e la ripresa dei lavori di manutenzione e rinnovamento di strutture ricettive.

All’interno di un condominio di case vacanze, i militari hanno identificato sei lavoratori, di origine rumena, di cui tre non in regola con l’assunzione. Il titolare della ditta è stato sanzionato per il mancato versamento di contributi assistenziali e previdenziali. Il Servizio lavoro della ha inoltre disposto la sospensione della ditta dalle lavorazioni fino al pagamento delle sanzioni e alla regolarizzazione dei lavoratori. Attualmente sono tre i cantieri in cui sono in corso i controlli dei carabinieri, che continueranno anche nelle prossime settimane.

 


In breve

Dia, ‘Trento non è immune a organizzazioni criminali’. Il tessuto economico della provincia di Trento non è immune a forme di ingerenza da parte delle organizzazioni criminali di tipo mafioso, sebbene perpetrate con modalità di penetrazione sociale e forme di controllo del territorio meno evidenti di quelle che hanno afflitto nel tempo altre realtà della Penisola”. E’ quanto si legge nella relazione della Dia al Parlamento relativa al secondo semestre 2022. “Al di fuori delle aree d’origine e in contesti territoriali particolarmente floridi come quello del Trentino, le mafie sono pronte a cogliere sempre nuove opportunità di business utili a riciclare e reinvestire i loro capitali illeciti”, prosegue la relazione. “Anche Bolzano, importante polo industriale e centro del settore terziario, suscita da sempre l’interesse per quelle formazioni criminali maggiormente attive a insinuarsi nei settori economico-finanziari, mediante il controllo degli appalti e la commissione di truffe finalizzate all’indebita percezione dei contributi pubblici”, ribadisce la Dia.

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