Draghi e leoni danzanti al ritmo dei tamburi e dai colori brillanti la fanno da padroni per le strade e le piazze delle città cinesi e non solo: si festeggia ‘Chun Jie’, la Festa di Primavera, o capodanno cinese, che coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno e quest’anno cade l’8 febbraio
Nordest (Adnkronos) – I festeggiamenti salutano la fine dell’anno della Capra e l’inizio di quello della Scimmia e l’ordine segue quello in cui i 12 animali dell’oroscopo cinese si sono presentati davanti a Buddha: il topo, il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale.
La tradizione vuole che in questo periodo dell’anno si torni a casa per trascorrere i giorni di festa con i propri familiari, e treni, aerei, pullman e mezzi di trasporto di ogni genere vengono letteralmente presi d’assalto. D’altra parte, “questa è la festa più importante in Cina alla base della quale c’è la riunione familiare -spiega all’Adnkronos il Consigliere culturale presso l’ambasciata cinese a Roma, Zhang Jianda -, quindi tutti devono stare con la propria famiglia. Le città si svuotano e tutti si riuniscono nei paesi di origine per qualche giorno di vacanza da trascorrere con parenti e amici e per godere di eventi e spettacoli che si svolgono per le strade delle cittadine. E’ una festa importante soprattutto per i contadini, perché significa che l’inverno sta finendo, sta arrivando la primavera e bisogna cominciare la lavorazione dei campi”.
Con l’espandersi della presenza di comunità cinesi all’estero, la Festa di Primavera ha preso sempre più piede in tante città: “il ministero della Cultura cinese ha voluto organizzare lo svolgimento di questa festa anche fuori dalla Cina per mantenere la tradizione nelle comunità cinesi e per promuovere scambi culturali con gli stranieri. Quest’anno sono state organizzati 2.100 eventi in oltre 400 città di 140 paesi”. Al centro della festa ci sono naturalmente i bambini che ricevono regali da parenti e amici e le buste rosse con le monete all’interno (di buon auspicio). Sempre per favorire la fortuna e la pace non possono mancare i fuochi d’artificio, che tengono lontani gli spiriti maligni con il rumore, e le lanterne rosse, perché il ‘maligno’ odia il rosso, “anche se – spiega Zhang Jianda – negli ultimi anni i fuochi d’artificio in città sono stati limitati a causa dell’inquinamento, mentre in periferia e in campagna non ci sono limiti”.
Se da una parte il capodanno cinese ha delle similitudini con il nostro Natale (innanzitutto lo scambio di doni), dall’altra ha tratti in comune anche con la Pasqua, dato che impone per tradizione di ripulire la casa da cima a fondo con minuziosità. Fondamentale il cenone di famiglia: costituisce il momento di maggiore coesione tra le giovani e le vecchie generazioni impegnate nella preparazione di 12 piatti a rappresentare i 12 animali dello zodiaco cinese.
Le entrate delle abitazioni vengono adornate da decorazioni di carta che rappresentano l’ideogramma ‘fu’ e il doppio ‘gao’, che appesi al contrario, esprimono l’augurio e la speranza di ottenere fortuna, ricchezza e felicità nell’anno nuovo.
La casa deve essere uno specchio: anche gli angolini più reconditi devono essere puliti, vengono spostati pesanti armadi, letti e tutti i mobili per spazzare via ogni granello di polvere o di sporco che potrebbe rovinare la festa o portare sfortuna nell’anno che inizia. Alla vigilia si prepara il Niangao, una torta di riso al vapore che farà da protagonista per tutti i giorni di festa.
Poi il cenone, ravioli innanzitutto, ad alcuni dei quali, per tradizione, nel ripieno si aggiungono monete di rame, chicchi d’oro o d’argento o piccole pietre preziose, o altrimenti castagne, arachidi o datteri, e a chi capita il ripieno ‘speciale’ sarà fortunato nell’anno a venire. Insieme ai ravioli, al centro della tavola imbandita campeggia un enorme pesce, intero, a simboleggiare l’unità familiare. Tanti altri piatti appetitosi vengono serviti, anche nel rispetto delle tradizioni di ogni regione cinese.
L’anno nuovo inizia con il suono di una campana, e tutti scendono in strada a far scoppiare petardi e ad assistere agli spettacoli pirotecnici: i più rumorosi e colorati che ci possano essere per impaurire e scacciare gli spiriti maligni. I cinesi indossano gli abiti della festa, e in particolare i bambini hanno un abbigliamento sgargiante, con colori molto accesi e allegri.
La tradizione vuole che ci si rechi prima a porgere gli auguri agli anziani della famiglia, distribuendo poi ai bambini monete in piccole buste di carta rossa: per i cinesi il rosso è simbolo di vitalità, gioia e fortuna e domina negli striscioni e in tutti gli addobbi che vengono utilizzati per le feste. Ma è anche il colore che tiene lontano gli spiriti maligni. Con quelle monete i bambini dovrebbero comprare gli spiriti del male, aiutandoli a trasformarsi in forze del bene.
Le città si riempiono di lunghi draghi e leoni che danzano per le strade: fatti di carta o di stoffa colorata, gialla o rossa o anche verde perché legato all’agricoltura. E con il lancio dei rumorosissimi petardi i draghi si infilano, sinuosamente, anche nelle piccole vie e si fermano nelle piazze sempre per spaventare e tenere lontani gli spiriti maligni perché il drago simboleggia la buona sorte e la prosperità. tanto che si infila anche nei negozi per portare fortuna.
I nati sotto il segno della Scimmia sono arguti, intelligenti e hanno una personalità magnetica. I tratti caratteriali, come la malizia, la curiosità e l’astuzia, li rendono veramente molto giocherelloni. Le Scimmie sono maestri negli scherzi pratici e gli piace molto giocare, ma non hanno mai cattive intenzioni, anche se a volte il loro comportamento può ferire i sentimenti di terzi. Apprendono molto rapidamente e riescono a cogliere astutamente le varie opportunità che gli si presentano, hanno molti interessi e necessitano di un partner capace di stimolarli.
Se alcuni apprezzano l’eccentricità delle Scimmie, altri non si fidano della loro natura astuta, irrequieta e curiosa. Sebbene siano molto intelligenti e creativi, le scimmie non riescono sempre a dimostrare le proprie abilità nel modo corretto. Accettano le sfide e preferiscono una vita in città piuttosto che una vita di campagna.
Ma attenzione, l’anno del proprio segno zodiacale è considerato uno dei più sfortunati all’interno del ciclo di dodici anni. Le Scimmie, che prendono l’astrologia cinese molto seriamente, devono porre particolare cura al proprio benessere fisico, alla propria vita amorosa, alla carriera e agli investimenti quando è in corso il proprio anno di origine della vita.