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Cappuccini, fra Roberto Tadiello è il nuovo ministro provinciale del NordEst

Fra Roberto Tadiello è il nuovo ministro provinciale dei Frati minori cappuccini della Provincia religiosa “di Santa Croce”

NordEst – Eletto nei giorni scorsi a Venezia, quinto giorno del Capitolo ordinario elettivo dei frati cappuccini del Nordest, il primo dopo che nel 2014 le due Province cappuccine del Veneto (che comprende Veneto e Friuli Venezia Giulia) e del Trentino sono state unite nell’unica Provincia Veneta.

Il Capitolo – che si svolge ogni tre anni e che tradizionalmente è ospitato a Venezia nell’antico convento del SS. Redentore all’isola della Giudecca – è presieduto da fra Raffaele Della Torre, consigliere generale dell’Ordine, e vede la partecipazione di circa 70 delegati in rappresentanza dei 262 frati della Provincia Veneta, diversi dei quali operano anche in altre regioni italiane e in alcuni Paesi esteri: Angola, Mozambico, Grecia, Ungheria, Georgia.

Chi è il vicentino fra Roberto Tadiello

Nato l’11 marzo 1965 a Vicenza e cresciuto a Montorso Vicentino (Vi), fra Roberto Tadiello è entrato nel noviziato dei cappuccini il 12 settembre 1985 e il 20 settembre 1992 è stato ordinato sacerdote. E’ dottore in Teologia biblica. Dal 2005 rivestiva l’incarico di direttore dello Studentato teologico dei cappuccini a Venezia. In precedenza era stato vicario parrocchiale a Thiene (Vi) nella parrocchia Madonna dell’Olmo e si era specializzato negli studi biblici a Gerusalemme presso la facoltà di Scienze bibliche e archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum. Nella sua opera, il Ministro provinciale sarà coadiuvato dal suo Consiglio, per il quale sono risultati eletti: “vicario” provinciale e primo “consigliere” fra Elvio Battaglia (58 anni) di Altivole (Tv); i consiglieri sono i frati Massimo Lorandini (43 anni) di Spormaggiore (Tn), Alessandro Carollo (41 Anni) di Thiene (Vi) e Francesco Daniel (45 anni) di Venezia-Mestre.

“Evangelizzazione” e “Riconciliazione”

Oltre che a provvedere al rinnovo del governo dell’Ordine, i frati riuniti in capitolo stanno riflettendo e prendendo decisioni in merito a due temi legati al carisma francescano: la “evangelizzazione” e la “riconciliazione”. Le molte e profonde trasformazioni in atto sul piano socio-religioso nel Nordest italiano sono assunte dai frati come sfide per la significatività della loro testimonianza, in modo particolare in un’epoca che li vede colpiti, come altri istituti religiosi, da una forte riduzione numerica e dall’innalzamento dell’età media.

Malgrado questi due elementi spingano per una revisione delle presenze sul territorio (attualmente i cappuccini hanno 19 case nelle tre regioni del Nordest), i frati guardano avanti con speranza, riconoscendo – affermava fra Roberto Genuin, ministro provinciale uscente – di essere stati “particolarmente stimolati dall’Anno della Misericordia, indetto da Papa Francesco, che ha indicato nel nostro patrono san Leopoldo Mandić, il modello e l’intercessore della misericordia divina.

Nei nostri territori molti ancora si rivolgono a noi per il sacramento della riconciliazione, così salutare per ogni cammino cristiano. Vorremmo allora riqualificarci in questo settore, accogliendo meglio il fatto di essere perdonati, per poi amministrare il perdono con generosità secondo il cuore di Dio e le indicazioni ecclesiali”. Nel corso del Capitolo sono intervenuti anche mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, mons. Yannis Spiteris, arcivescovo di Corfù e amministratore del vicariato apostolico di Tessalonica (Grecia), i Ministri provinciali delle Province cappuccine di Milano, Torino ed Emilia Romagna.

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