Sogeea, mancati incassi 1,2 punti Pil. La maglia nera spetta a Roma e Campania
NordEst – A quasi 35 anni dalla prima legge sul condono edilizio, varata nell’85 dal governo Craxi, in Italia rimangono ancora 4.263.897 domande da evadere, ovvero oltre un quarto rispetto al totale di quelle presentate, che ammonta a circa 15 milioni. E’ quanto emerge dal secondo rapporto sul condono edilizio in Italia condotto dal Centro Studi Sogeea e presentato a Roma.
Secondo il rapporto, considerando le domande di condono ancora da evadere, si può stimare che i mancati introiti per le casse dello Stato sono pari a poco più di 19 miliardi di euro se si somma il denaro non incassato per oneri concessori, oblazioni, diritti di istruttoria, segreteria e paesaggistica, sanzioni da danno ambientale. In sostanza, hanno precisato i tecnici di Sogeea si parla di un ammontare equivalente a circa 1,2 punti di Pil, o a due terzi della Legge di stabilità 2019, o in linea con il Pil del Trentino.
Dal rapporto emerge inoltre che Roma e la Campania detengono il record delle pratiche da evadere, mentre l’Emilia Romagna è il territorio più virtuoso nella gestione delle domande di condono edilizio.