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CasaPound Trento, ordigno rudimentale esplode all’ingresso della sede, ferma condanna dal mondo politico

La sede di Casa Pound a Trento è stata presa di mira nella notte da ignoti. Ferma condanna dal presidente del Consiglio e della Giunta provinciale

Trento – Un ordigno rudimentale è scoppiato la scorsa notte davanti al “Il Baluardo”, la sede di CasaPound a Trento, provocando danni all’entrata e alla serranda. Gli ignoti attentatori hanno lasciato la scritta ‘Unico voto utile antifascismo sempre’. Nessuna persona è rimasta coinvolta. Le indagini sono concentrate negli ambienti dell’antagonismo.

La deflagrazione è avvenuta alle 4.30. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos che hanno ritrovato i resti di un ordigno rudimentale, pare formato da alcuni grossi petardi assemblati, secondo i primi accertamenti della polizia scientifica. La deflagrazione ha divelto la serranda inferiore della sede e ha provocato la rottura della porta a vetri di ingresso. Alcuni residenti di via Marighetto, a Trento sud dove è situata la sede di CasaPound, hanno udito distintamente lo scoppio e sono scesi in strada.

La rivendicazione

Su un muro lasciata la scritta “unico voto utile antifascismo sempre”. Lo ha reso noto Casapound precisando che “ignoti hanno firmato questo attacco con la scritta ‘unico voto utile antifascismo sempre”. Un ordigno rudimentale è scoppiato la scorsa notte davanti l’entrata della sede di CasaPound a Trento, provocando danni all’entrata e alla serranda.

Per il responsabile di CasaPound Trento, Filippo Castaldini, è “l’ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi. Al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi, ma sempre maggior violenza, oggi l’epilogo compiuto dai figliocci di politici che in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo, chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto come il nostro e che, come al solito, sempre protetti e legittimati, hanno agito con il favore della notte facendo esplodere il secondo esplosivo contro i locali trentini delle tartarughe frecciate. Un gesto che vorrebbe fermare le nostre attività – conclude Castaldini – ma che non otterrà il risultato sperato. Non abbandoneremo un solo campo di battaglia, un solo italiano, non arretreremo di un passo, la nostra forza viene da tutti quei cittadini che hanno riconosciuto in noi e nel nostro movimento, la possibilità di un riscatto per la nostra Nazione. Il nostro muro non cede”.

La condanna del gesto

“Nel solco di quella profonda cultura della tolleranza – scrive il presidente del Consiglio provicniale di Trento, Bruno Dorigatti – che ha sempre segnato la nostra terra, le Istituzioni della speciale autonomia trentina non possono non condannare il gesto inconsulto che ha provocato una esplosione, per fortuna senza vittime e con danni limitati, nella nottata a Trento. Davanti all’evidente assenza di ogni volontà di affrontare con i soli strumenti dialettici e con l’impegno civile e morale il dibattito ed il confronto, anche aspro, fra posizioni politiche diverse, non ci si può affidare, ancora una volta, a quegli strumenti brutali e tragici che hanno connotato, per troppi anni le stagioni più buie di questo Paese.

E’ solo attraverso il reciproco rispetto di fondo che si può testare la maturità delle democrazie del terzo millennio, come quella dell’autonomia trentina che, già cinquant’anni fa e sulla sua pelle, ha provato la feroce difficoltà del trionfo della violenza sulla ragione, faendo vincere quest’ultima sulla base della forza popolare e dell’unitario rifiuto di ogni declinazione violenta del linguaggio politico.

E’ con questi presupposti che l’Assemblea legislativa provinciale esprime così la sua ferma condanna di fronte ad un avvenimento che innesca, di per sé, la conclusione brusca di quel confronto sereno e democratico e che deve consentire le opinioni di tutti”.

La solidarietà del presidente Rossi

“Condanniamo con fermezza questo vile atto intimidatorio nei confronti di CasaPound a cui va la solidarietà della Giunta provinciale e rilanciamo il nostro impegno per cercare, tutti insieme, al di là delle diverse posizioni politiche, di svelenire il clima che si respira nel Paese e purtroppo anche in Trentino, fomentato da chi vuole solo spargere benzina sul fuoco”. Così, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, commenta il blitz notturno nei confronti della sede di CasaPound a Trento, oggetto di un attentato dinamitardo.

“Diciamo no alle provocazioni e alle violenze, anche verbali e a chi lavora, cinicamente, solo per surriscaldare gli animi e riaffermiamo che l’unica strada per risolvere pacificamente le tensioni, che inevitabilmente si creano in una società aperta e dinamica, è quella del dialogo e del confronto democratico”.

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