1101 sì, 285 voti contrari, 55 astenuti. Le socie e i soci dell’istituto di credito cooperativo hanno approvato il progetto di fusione con la Cassa Rurale di Trento. Assemblea molto partecipata: 1451 comprese le deleghe
Trento – I soci sono quelli della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine riuniti in assemblea (erano in 1451 comprese le deleghe) dal tardo pomeriggio di oggi a sera inoltrata all’interno della tensostruttura collocata nel piazzale di Sft, alle porte del paese di Aldeno.
I sì che hanno approvato il progetto di fusione con la Cassa Rurale di Trento sono stati 1101. Quelli contrari sono stati 285. Cinquantacinque gli astenuti.
“Il progetto di fusione ha il fine di creare una nuova Cassa Rurale – ha osservato il presidente Luigi Baldo – in grado di competere maggiormente in un mercato più integrato e concorrenziale e di contribuire validamente alla ripresa delle economie di riferimento”.
L’intento di questo progetto, quindi, “è di aumentare il radicamento e l’efficacia della presenza del credito cooperativo sul territorio attualmente presidiato dalle Casse Rurali di Trento e di Aldeno e Cadine e – ha proseguito Baldo – di garantire un confronto con la concorrenza più efficace, oltre a una più elevata capacità di rispondere, con nuovi prodotti e servizi adeguati, alle mutate aspettative di soci e clienti della collettività e del mondo dell’associazionismo”.
Mettendo “insieme le migliori esperienze e competenze delle due Casse Rurali – ha detto il direttore Pio Zanella – riusciremo a confermare al meglio il nostro ruolo di banca della comunità”.
L’aggregazione “è stata interpretata, in primo luogo, come una risposta responsabile all’evoluzione dei mercati e del sistema bancario – è stato precisato. Essa, come confermato dalle numerose fusioni fra Banche di Credito Cooperativo avviate in altre province italiane, è parsa in grado di aumentare la dimensione necessaria per fare banca oggi e di porre le premesse per ridurre i costi operativi, innalzare la professionalità di esponenti aziendali ed addetti, accrescere la qualità e la gamma dell’offerta alla clientela ed utilizzare al meglio la tecnologia”.
In apertura di assemblea è stato dedicato un ricordo a Camillo Stedile, direttore della Cassa Rurale per trentacinque anni, dal 1952 al 1987.
In breve dalla città di Trento
Trento Fiere. Sospese le nomine per il no del presidente uscente Battista Polonioli ad assumere l’incarico di amministratore unico del nuovo ente che dovra’ nascere in seguito all’incorporazione di Trento Fiere in Patrimonio del Trentino. Tutto rinviato alla prossima assemblea dei soci.