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C&C: il ministero non finanzierà la bonifica dell’area

L’impianto era stato chiuso per gestione illecita, lasciando sul territorio il problema dello smaltimento dei rifiuti


Pernumia (Padova) – Per il finanziamento delle operazioni di rimozione e smaltimento dei rifiuti giacenti presso l’ex stabilimento C&C a Pernumia (Padova) il Ministero dell’ambiente non interverrà. Una comunicazione in questo senso è pervenuta all’assessorato regionale alle politiche ambientali che aveva sollecitato anche con due richieste formali, una a gennaio e una lo scorso aprile, un intervento urgente del Ministero, prospettando anche l’opportunità di uno specifico accordo di programma che garantisse la completa copertura dei costi di bonifica del sito, non più procrastinabile.

Nella risposta il Ministro fa però rilevare di essere titolare delle procedure che hanno per oggetto siti di interesse nazionale e non può finanziare, a legislazione vigente, interventi in siti di interesse regionale, come quello di Pernumia, a valere sulle risorse del programma nazionale di bonifica o su altre risorse destinate ai siti nazionali.

L’impianto – ricorda l’assessore – era stato chiuso a seguito di indagini che ne avevano accertato una gestione illecita, e il legale rappresentante della società era uscito dal processo con un patteggiamento lasciando sul territorio il problema dello smaltimento dei rifiuti, della bonifica e del ripristino ambientale del sito. Il costo ad oggi stimato per l’allontanamento dei rifiuti stoccati varia tra i 9 e i 12 milioni di euro e l’impegno sostenuto dalla Regione con le proprie disponibilità di bilancio ammonta a 2.200.000 euro, destinati essenzialmente all’esecuzione del piano della caratterizzazione e agli interventi di messa in sicurezza di emergenza dell’area.

Permane tuttavia una situazione di grave criticità ambientale – conclude l’assessore – che andrà comunque affrontata. Vista l’impossibilità di accedere a finanziamenti del Ministero, per l’allontanamento dei rifiuti e per la bonifica completa del sito bisognerà pensare ad altre fonti di finanziamenti, facendo ricorso alle risorse regionali che saranno disponibili e ai fondi europei assegnati al Veneto.

Proto:
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