L’attività ha avuto inizio da un monitoraggio delle transazioni commerciali attraverso l’uso di internet dove è stato constatato che la società vendeva on-line prodotti cosmetici e promuoveva corsi di formazione destinati ad operatori del settore dell’estetica che intendevano specializzarsi nella ricostruzione delle unghie e nel rifacimento delle ciglia.
L’attività nei cosmetici – La ditta commercializzava prodotti specifici per il trattamento e la cura delle unghie: gel, disinfettanti, smalti, decorazioni ecc. di un marchio per il cui utilizzo deteneva i diritti di esclusiva a livello internazionale. La stessa esercitava la propria attività attraverso l’organizzazione di corsi – con durata da pochi giorni a qualche settimana – in tutta Italia oltre che nei due centri di Trento e Milano, avvalendosi, tra l’altro, della collaborazione di numerosi dipendenti.
Le quote di partecipazione si attestavano, in media, dai 1.000 ai 1.500 euro per operatore. Dal controllo fiscale, è scaturita un’attività d’indagine penale che ha permesso di appurare l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per complessivi €. 180.000 emesse da aziende c.d. “cartiere”.