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Centro Italia ancora in ginocchio per il terremoto: nuova scossa devastante

 Crolla la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea a Norcia. Crolli anche ad Amatrice. Il lungo boato, poi gli allarmi: il rumore del terremoto catturato dalle telecamere /Video“Ci andassero loro al lago Trasimeno”, proteste tra gli sfollati a NorciaUssita, dopo la scossa si apre una spaccatura sulla montagna /VideoLa violenza del terremoto: in un video. Crepe nella basilica di San Paolo a Roma, chiusa per verificheTerremoto, scossa durante la messa: fedeli in fuga /VideoVigili del fuoco mettono in salvo le suore /VideoE’ la scossa più forte dal 1980, superiore all’AquilaItalia paese sismicoRenzi: “Le risorse ci sono e siamo pronti a mettere anche di più”

La basilica crollata a Norcia, prima e dopo il terremoto. Foto Vigili del fuoco/Adnkronos

Roma (Adnkronos) – La scossa è stata avvertita in tutto lo Stivale, dal Trentino alla Puglia. La Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture. La metropolitana di Roma è stata temporaneamente bloccata per verifiche. Il presidente del Consiglio Renzi è in stretto contatto con la Protezione Civile per seguire l’evolversi della situazione.

L’epicentro è stato localizzato tra Marche e Umbria, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, precisamente “a 7 km da Castelsantangelo sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto”. Il valore della magnitudo calcolata inizialmente in 6,1 e poi in 6,5 è “ancora suscettibile di modifica”, specifica l’Ingv.

PROTEZIONE CIVILE – “Al momento non ci risultano vittime, ma ci sono diversi feriti” riferisce il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, spiegando che ci sono una decina di feriti di lieve entità e uno che risulta più grave. “Non muoviamoci – sottolinea Curcio – se non tramite le strutture istituzionali, la viabilità è fortemente compromessa e abbiamo bisogno di poterci muovere per i soccorsi”.

Le popolazioni delle zone colpite di nuovo dal sisma oggi, spiega il capo della Protezione civile, “saranno trasferite sulle coste. Non ci sarà possibilità di un’assistenza in loco. Già sono state trasferite sulla costa 1.300 persone e continueremo. Le persone che hanno le case coinvolte devono muoversi sulla costa”. L’operazione di trasferimento, rileva, “era partita anche se con resistenze. Ora bisogna lavorare tutti per superare queste resistenze. Poi verificheremo le modalità del rientro. E’ passato poco tempo, serve ancora qualche ora per avere il quadro della situazione”.

LE ZONE COLPITE – “Per il momento non risultano vittime ma si sono verificati diversi crolli in tutta la province di Macerata e Ascoli. Danni anche a Fermo. Tre persone a Tolentino estratte da sotto le macerie” scrive su Facebook il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.

“Abbiamo avuto danni abbastanza evidenti. Si sono registrati alcuni crolli: il tamburo di una piccola chiesa, cuspidi e campanili, crolli anche dal campanile di San Francesco. Abbiamo trovato lesioni diffuse in strutture di accoglienza per disabili, li abbiamo dovuti evacuare e abbiamo attivato una task force per accogliere e supportare le persone non autosufficienti in preda al panico” dice all’Adnkronos il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli.

L’ufficio stampa del sindaco di Camerino riferisce che “ci sono stati crolli diffusi che hanno interessato quasi tutti gli edifici che erano stati già evacuati”.

Ci sono crolli diffusi, è stata una scossa fortissima” dice all’Adnkronos Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, il piccolo centro in provincia di Macerata già colpito in maniera violentissima dal terremoto di pochi giorni fa.

“Siamo in ginocchio: ciò che era ancora in piedi o che era lesionato è crollato. Molte frazioni sono isolate dalle frane e alcune non hanno l’acqua” afferma all’Adnkronos il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni.

Arquata del Tronto è rasa al suolo. Ci sono stati ulteriori crolli nelle zone rosse, ma anche nelle case non toccate dal primo terremoto. Il comune è distrutto, tutte le frazioni, non solo quelle già colpite sono state danneggiate in maniera grave. In questo momento sto guardando Arquata ed è come Pescara del Tronto dopo il sisma del 24 agosto”. A parlare all’Adnkronos, la voce rotta da cui si percepisce disperazione e sgomento, è una residente del piccolo comune marchigiano. Risponde al telefono del sindaco, Aleandro Petrucci. “Sono la segretaria, il sindaco non c’è – dice – sta girando le frazioni del suo Comune per capire cosa è successo, per cercare eventuali feriti”.

Norcia è crollata la basilica di San Benedetto. Sono rimaste solo alcune mura della facciata. “La situazione è disastrosa, abbiamo crolli dappertutto, è drammatico – riferisce all’Adnkronos il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – Stiamo verificando se ci sono persone sotto le macerie e stiamo mettendo in salvo la gente in strada”. Tutte le persone che erano scese in strada dopo la forte scossa di terremoto sono state scortate fuori dal centro storico. Una decina di crepe, in cui l’asfalto si è alzato anche di 15 centimetri, si sono prodotte lungo l’unica strada per arrivare a Norcia.

E’ in corso l’evacuazione dell’ospedale di Cascia, centro situato a una decina di chilometri da Norcia.

Una frana venuta giù a seguito della forte scossa di terremoto ha interrotto la strada tra Visso (Macerata) e Preci (Perugia). Sembra che la strada sia invasa dall’acqua oltre che da grosse pietre.

Ci sono crolli anche ad Amatrice e Accumoli. “Qui è tutto crollato, Accumoli è una nuvola di fumo, si vede solo quello” le parole all’Adnkronos di Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, tra i paesi del reatino più fortemente colpiti dal tragico sisma del 24 agosto. “Sembrerebbe che non ci siano problemi alle persone, ma le frazioni sono tutte crollate – spiega Petrucci – purtroppo non c’è più nulla. I ponti si sono alzati di 20 centimetri”.

“E’ crollata la chiesa di Sant’Agostino, già lesionata – dice all’Adnkronos Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice – sono crollati altri edifici lesionati e quelli storici, c’è stato un ferito lieve che si trovava nelle vicinanze di uno di questi crolli”.

Il forte sisma è stato nettamente avvertito anche a Roma e FirenzeA Roma crepe e cornicioni caduti nella Basilica di San Paolo che è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia. In corso verifiche anche alla Basilica di San Lorenzo dopo una segnalazione da parte del parroco per caduta calcinacci. L’area è stata circoscritta.

La forte scossa di terremoto di questa mattina è stata avvertita in tutto l’Abruzzo scatenando paura fra la gente. In molti sono scesi per le strade. A L’Aquila, “nella zona rossa c’è stato un crollo di una casa già gravemente lesionata, che doveva essere demolita” e anche “qualche calcinaccio, sempre nella zona rossa e sempre da edifici già danneggiati dal terremoto” afferma all’Adnkronos il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente.

Il premier Matteo Renzi è a palazzo Chigi dove sta seguendo gli ultimi sviluppi della situazione. Il presidente del Consiglio è in continuo contatto con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio (che si trova a Rieti), il commissario straordinario del governo per la ricostruzione nelle aree terremotate Vasco Errani e i presidenti delle Regioni interessate dal sisma.

Categories: Primo Piano
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