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Chico Forti: il caso approda in tv sulla Cbs

Il caso di Chico Forti, l’imprenditore trentino in carcere da venti anni in Florida condannato all’ergastolo per omicidio, approda alla catena televisiva statunitense Cbs

Trento – La convinzione dell’innocenza di Forti ha portato di recente a far interessare al caso la Cbs con la trasmissione ’48 Hours’ che tratta di casi giudiziari controversi. La conduttrice Erin Moriarty, con i due produttori Paul La Rosa e Murray Weiss, prima ha incontrato Chico nel carcere vicino a Miami.

Poi, affiancato dalla corrispondente Cbs in Italia Sabina Castelfranco, lo staff della Cbs è giunto a Trento dove ha incontrato la mamma di Chico, lo zio Gianni Forti, e ha interpellato gli amici dell’imprenditore trentino, impegnati nel gruppo ‘una Chance per Chico’.

Successivamente, a Roma, lo staff ha incontrato il politico Mauro Ottobre, che nella scorsa legislatura aveva presentato a una mozione che impegnava il Governo ad occuparsi della vicenda Forti.
La messa in onda della trasmissione è prevista prima dell’estate.

  • In breve

La Commissione europea ha approvato il progetto presentato dalla Provincia di Bolzano per il sostegno alla mobilità a impatto zero. Significa che in Alto Adige arriveranno circa 7,9 milioni di euro di fondi Ue per l’attuazione del progetto Life che prevede la partecipazione di diversi partner. “Uno dei pilastri della nostra strategia che punta a migliorare la mobilità sostenibile in Alto Adige – commenta l’assessore Daniel Alfreider – è proprio il progetto Life. Le notizie che arrivano dall’Unione europea dunque ci rendono particolarmente soddisfatti in quanto ci consentono di attuare una serie di misure”. A partire dal 2011, l’Alto Adige ha pianificato il pacchetto clima 2050, che si pone l’obiettivo di abbattere la produzione di monossido di carbonio” dalle attuali 4,9 a 1,5 tonnellate annue pro-capite, e già negli ultimi anni sono stati messi in pratica una serie di progetti e iniziative che puntano a ridurre le emissioni nocive provocate dal traffico. Il progetto Life è strutturato in cinque aree d’intervento. La prima riguarda la diffusione dei veicoli a emissioni zero sia nel traffico privato, con particolare attenzione alle imprese, che nella mobilità pubblica, dove un occhio di riguardo verrà dato al turismo. Il secondo focus riguarda le infrastrutture di approvvigionamento con 33 colonnine di ricarica per auto elettriche e 5 distributori di idrogeno fra Bolzano, Merano, Brunico, la Val Venosta e la A22. Bolzano, Brunico, Merano e la Val Venosta inoltre saranno scelte come zone in cui testare una flotta di veicoli a zero emissioni nel traffico privato e nella mobilità pubblica, mentre le ultime due aree d’azione del progetto consistono in iniziative di marketing e la diffusione del know-how. In totale, l’investimento previsto in Alto Adige si aggira attorno ai 22,6 milioni di euro: 7,9 milioni provengono da fondi europei, poco meno di 7 vengono messi a disposizione dalla Provincia di Bolzano mentre i restanti 7,8 sono suddivisi tra i partner.

Redazione:
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