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Cismon, la Lega Nord interroga sul “colore anomalo”

"Il fiume Cismon assume colorazioni anomale. A che punto è la realizzazione del depuratore di San Martino?
In questi giorni si è assistito ad un allerta generale della popolazione del Primiero per la strana colorazione di un tratto del torrente Cismon, a monte della confluenza con il torrente Canali. L’alveo bagnato ha assunto un colore verde scuro, si percepiscono degli odori sgradevoli e nelle pozze, a valle delle cascate, si nota la presenza di una schiuma biancastra con delle striature verde-marrone.

Dalle affermazioni del presidente locale dell’associazione dei pescatori, questo fenomeno si riscontra, ormai da anni, alla fine dell’inverno con l’innalzamento della temperatura. «Durante l’inverno, lungo il corso del torrente, c’è un accumulo di nutrienti (nitrati e fosfati), sia di origine naturale (foglie e rami) sia di origine umana (fognatura). Con l’innalzamento della temperatura, si ha lo sviluppo del fitoplancton che, nelle zone non bagnate, a causa della diminuita portata d’acqua, tende a morire e ad innescare processi di putrefazione.

Le cellule vegetali ed animali sono fatte da una piccola componente di tensioattivi. Questi, mescolati con quelli di origine umana (detersivi), determinano questo colloide gas-acqua, che sembra sapone e che viene stabilizzata e quindi concentrata dai frammenti solidi di derivazione vegetale. Le striature verde-marrone, in mezzo alla schiuma bianca dei detersivi, sono derivate dalle alghe».

Vi sono diverse situazioni che concorrono a generare questo fenomeno, spiegabile scientificamente, che mostra diversi punti deboli nella gestione delle acque del Primiero, situazione che mette in evidenza la necessità di una attenta verifica e intervento tempestivo.
 

Durante la stagione invernale, il carico sul depuratore locale supera la capacità massima di trattamento e genera un aumento di nitrati e fosfati nelle acque che scendono a valle. Con l’avvicinarsi della primavera, prima della chiusura della stagione (che genera un calo del carico), le temperature fanno si che gli organismi “coloratori” dell’acqua si sviluppino. Questi tuttavia sono una cartina di tornasole che mostra una densità di sostanze organiche anomala per un torrente di montagna quale il Cismon.

La situazione deriva principalmente dall’inadeguatezza degli impianti di depurazione di San Martino di Castrozza, situazione che da trent’anni attende una soluzione definitiva. Ancora nel 2005 la Giunta provinciale era in attesa di poter riaffidare i lavori, dopo l’abbandono del cantiere da parte dell’impresa realizzatrice. Nel frattempo il Servizio Opere Igienico Sanitarie ha provveduto all’installazione presso il vecchio impianto di depurazione di S. Martino di un ulteriore comparto provvisorio funzionante mediante la tecnologia a membrane.

La soluzione adottata era intesa, sia per il particolare consumo energetico sia per il fisiologico deterioramento delle membrane (vita media dai 5 ai 7 anni), una soluzione assolutamente efficace ma limitata nel tempo. Ancora nel 2005 la Giunta riteneva che entro l’anno potesse essere risolta definitivamente la controversia con l’impresa e, conseguentemente, anche ogni rapporto contrattuale e attivata la nuova procedura di appalto. L’ipotesi era che a partire dalla data di riaggiudicazione dei lavori sarebbero stati necessari 2 anni e mezzo per il completamento degli stessi.

Dopo l’appalto però erano sorte alcune questioni in merito ad anomalie delle offerte pervenute nell’ambito della gara. Nel luglio 2008 si auspicava che la procedura di verifica dell’anomalia delle offerte conseguenti alla gara di appalto potesse essere conclusa a breve, in modo tale da poter trasmettere i risultati alla commissione aggiudicatrice e poter così procedere all’immediato affidamento dei lavori, che avrebbe dovuto verificarsi entro la fine del mese di settembre 2008. Da quel momento, fatte salve problematiche inerenti ad eventuali contestazioni degli atti di gara da parte di qualche concorrente, i lavori dovevano essere immediatamente iniziati e la durata contrattuale prevista per il compimento all’opera era di anni tre.

Auspicando, assieme a tutta la comunità del Primiero che, come previsto, nel corso del 2011 entri in funzione il nuovo depuratore di S. Martino si ritiene quanto mai doveroso verificare la realtà di tale scadenza. Quest’anno, infatti, sembra che il problema della concentrazione di sostanze organiche e quindi della colorazione del Cismon, sia più accentuato del solito, in quanto tutta l’acqua proveniente da S. Martino di Castrozza, dove funziona il depuratore sottodimensionato, viene convogliata nel torrente Cismon, in quanto il bacino di Val Noana, è fuori servizio.

Su un altro fronte l’APPA sta monitorando l’ex discarica dei «Camoi», a Fiera di Primiero, per verificare eventuali presenza di inquinanti, cosa che, se fosse verificata, lascerebbe spazio ad alcuni interrogativi sulla gestione e sostenibilità di tale sito.

Tutto ciò premesso,
si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1.se corrisponde al vero che ogni anno, sul finire della stagione invernale si riscontra il fenomeno dell’anomala colorazione del fiume Cismon;
2.da quale data è fuori servizio il bacino di Val Noana, per quale o quali motivi,
3.da quando si sta lavorando al nuovo depuratore di San Martino e quando era prevista in origine la sua entrata in funzione;
4.quando è prevista la sua reale entrata in funzione a pieno regime;
5.quali risultati si hanno finora delle indagini dell’APPA presso l’ex discarica dei «Camoi».

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

Gruppo consiliare Lega Nord Trentino

Cons. Alessandro Savoi, Cons. Giuseppe Filippin, Cons. Claudio Civettini, Cons. Franca Penasa,
Cons. Mario Casna, Cons. Luca Paternoster

Categories: NordEst
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