La fiammata dell’inflazione a febbraio confermata dall’Istat determina conseguenze pesanti per le famiglie italiane e causa una maggiore spesa che raggiunge quota +2.334 euro su base annua per una famiglia “tipo” residente in Trentino Alto Adige
NordEst – Lo afferma il Codacons, che pubblica la classifica delle regioni italiane dove i prezzi sono cresciuti di più lo scorso mese. “I cittadini più penalizzati dall’inflazione sono quelli residenti in Sicilia e Trentino, dove i prezzi crescono rispettivamente del +6,8% e del +6,5% contro una media nazionale del +5,7% – spiega il presidente Carlo Rienzi – tuttavia se si analizza la spesa annua per consumi delle famiglie, diversa da regione a regione, si scopre che gli attuali livelli dell’inflazione producono una stangata media da +2.334 euro annui per un nucleo residente in Trentino Alto Adige, oltre mille euro in più rispetto alla stessa famiglia “tipo” residente in Basilicata e che subisce un aggravio medio di spesa da +1.322 euro”.
“La forte crescita dei prezzi al dettaglio avrà ripercussioni dirette sul fronte dei consumi, portando le famiglie a tagliare la spesa in tutti i settori, con immensi danni per la nostra economia – prosegue Rienzi – Per tale motivo riteniamo urgente un provvedimento del Governo teso a calmierare i listini al dettaglio e contrastare con ogni mezzo le speculazioni che, specie nell’ultimo mese di marzo, hanno caratterizzato i prezzi di molti prodotti di largo consumo, danneggiando ulteriormente i consumatori”.
CLASSIFICA DELLE REGIONI ITALIANE IN BASE ALL’INFLAZIONE
Inflazione Maggiore spesa a famiglia (in euro)
Trentino-Alto Adige 6,5% 2.334
Valle d’Aosta 5,9% 1.986
Lazio 5,9% 1.968
Emilia-Romagna 5,6% 1.953
Veneto 6,0% 1.930
Toscana 5,5% 1.929
Liguria 6,4% 1.920
Friuli-Venezia Giulia 6,1% 1.911
Lombardia 5,1% 1.815
Umbria 6,0% 1.762
Sicilia 6,8% 1.647
Sardegna 6,1% 1.622
Abruzzo 6,1% 1.605
Piemonte 5,1% 1.581
Marche 5,3% 1.528
Puglia 6,2% 1.485
Campania 5,8% 1.471
Calabria 6,0% 1.439
Basilicata 5,5% 1.322