Sono Enrico Turra, un libero cittadino di Primiero molto attento alle dinamiche socio produttive economiche della mia valle. Vi parlo perché penso che stiamo sbagliando a proposito del collegamento San Martino-Rolle.
Io ritengo giusto riqualificare gli impianti in perdita, e creare un possibile allacciamento con Passo Rolle, ma non accetto che questo collegamento passi nei pressi dei laghetti di Colbricon.
In quanto oltre che deturpare un patrimonio comune a tutti, la bellezza della natura, non è sostenibile dal punto di vista economico. Abbiamo avuto un inverno molto lungo e positivo per Voi albergatori e per tutta la valle. Rovinare la natura non gioverà a nessuno, nemmeno a voi. Anzi, ne sarete i primi a pagare le conseguenze se questo avverrà. Il turista vuole sia il bello ma pure il comfort; nel caso proprio del collegamento queste due aspettative mancano. Dal progetto ne ricaviamo che il turista che volesse usufruire di questo servizio impiegherebbe circa 40 minuti da San Martino a Passo Rolle. Di sicuro, qualsiasi persona non butta via il tempo ad aspettare, ma prende e sceglie un altro luogo in Trentino dove sciare più comodamente. Vale lo stesso anche per le tante famiglie di turisti che soggiornano a San Martino, le quali combinano il relax a lunghe passeggiate nei nostri boschi e sulle nostre cime.
Bisogna dire che avete una grande responsabilità a proposito del collegamento. Questo andrà ad influire sulla vita economica della Valle intera, sugli spazi su cui vivranno i nostri figli. Possiamo fare si che sviluppo e protezione ambientale vadano di pari passo. Conviene all’ambiente, conviene a noi. Io credo che questo sia possibile e credo pure che se Noi e Voi investiamo su questa nostra bellezza paesaggistica naturale possiamo ricavare un turismo di più alto livello. Non voglio obbligare nessuno, e non sarebbe giusto farlo, ma sono convinto che questo intervento, nel modo in cui hanno intenzione di fare, sia nocivo.
Quindi, SI ad un collegamento alternativo, che interessi l’area della statale, già massicciamente antropizzata.
No ad un selvaggio intervento, che non ha futuro economico e che danneggia fortemente la nostra più grande ricchezza: l’ambiente.