NordEst

Collaboratori Gazzettino in sciopero, Dite la Vostra

Share Button

"Oggi e nei prossimi due giorni alcuni lavoratori del
Gazzettino di Vicenza scioperano per avere il diritto di
vedere il proprio lavoro riconosciuto con la dovuta
giustizia. Chiedono di poter incontrare l’editore per
discutere del proprio futuro e delle condizioni nella quale
versa la libertà di informazione nel nostro paese e nella
nostra provincia. A loro va la nostra massima solidarietà
senza distinguo, senza ambiguità, senza se e senza ma.
Vorremmo che si facesse la dovuta attenzione a ciò che
questa protesta evidenzia. Vorremmo che si discutesse di
quelle forme di censura indotte dalla precarietà del
lavoro nella quale vivono quei giornalisti che non godono di
emolumenti milionari, che non compaiono i televisione a
pontificare su tutto. Quale libertà di informazione può
esistere quando vengono imposte condizioni di lavoro e
retribuzioni insufficienti? Quale libertà di espressione
può esserci se chi scrive può essere ricattato in ogni
momento e non può avere un futuro sicuro? Un sistema che
non tutela il lavoro di chi scrive e, magari, vuole fare
inchieste anche scomode è un sistema poco libero,
asservito al potere. Pensiamo che la situazione evidenziata
dai lavoratori de "Il Gazzettino spa" in sciopero sia
comune a tanti, troppi, collaboratori di organi di
informazione provinciali e nazionali. Mantenere
l’instabilità economica e la precarietà di lavoro del
lavoratore-giornalista è una scelta ben precisa di chi
vuole mantenere il controllo su ciò che viene scritto. Di
fatto si impongono forme subdole di autocensura che
concorrono a fare in modo che l’informazione italiana sia
poco libera, imbavagliata, incerta, timida. Una situazione
intollerabile che ci vede tutti coinvolti anche se non ce ne
rendiamo conto. Dobbiamo cercare, ognuno coi propri mezzi,
di cambiare questo stato di cose e denunciare con chiarezza
questa maniera, poco trasparente e affatto democratica, di
"fare informazione".
Vorremmo che fosse chiaro che i lavoratori del Gazzettino
scesi in sciopero stanno rischiando quello che hanno di
più caro: il loro lavoro e la loro passione di fare
giornalismo. Stanno rischiando perché sono ricattabili e,
con tutta probabilità, ricattati. E rischiano ancora di
più perché i rapporti di forza non sono certo dalla loro
parte. Per questo è necessario che tutti diano loro
perlomeno solidarietà. Ne va della libertà di ognuno di
noi di essere informato da chi lo fa con passione e
professionalità".

Giorgio Langella
Ezio Lovato
Federazione della Sinistra
Coordinamento PdCI-PRC
Vicenza

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *