Integrato il protocollo di finanza locale per il 2021
Trento – Dall’assestamento di bilancio, che sarà esaminato in Consiglio provinciale alla fine di luglio, arrivano nuove risorse per i comuni trentini. Un impegno definito con il Consiglio delle Autonomie attraverso un’integrazione del protocollo di finanza locale per il 2021, sottoscritta dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, dall’assessore agli enti locali Mattia Gottardi e dal presidente dell’organo di rappresentanza dei comuni, Paride Gianmoena.
“Con l’assestamento di bilancio – spiega l’assessore Gottardi – siamo riusciti a trovare ulteriori risorse per dare sostegno agli investimenti nei comuni e nel contempo a dare risposta, almeno in parte, all’annoso problema della carenza di personale, che colpisce soprattutto i comuni più piccoli. Con questa nuova integrazione al Protocollo di finanza locale, che nasce da un confronto sempre costruttivo fra Provincia e Consiglio delle Autonomie, crediamo di poter mettere in campo un aiuto importante alle amministrazioni comunali, che in questi difficili mesi di pandemia hanno svolto un ruolo determinante sul territorio, in presa diretta con i cittadini”.
Nel Protocollo le parti condividono l’opportunità di introdurre nella disciplina vigente la possibilità per la Provincia di concorrere agli oneri derivanti dall’assunzione di ulteriore personale da parte dei Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti che non dispongono di sufficienti risorse finanziarie e che continuano ad aderire, volontariamente, ad una gestione associata o costituiscono una gestione associata sulla base delle modalità definite dalla disciplina. Con specifica intesa saranno definiti limiti e criteri di tale sostegno finanziario.
Viene, inoltre, concordato che la Provincia trasferirà 30 milioni di euro al Fondo per gli investimenti programmati dai Comuni. Una quota di tali risorse, pari a 4,5 milioni, sarà ripartita tra i comuni che conferiscono risorse al Fondo di solidarietà 2021, sulla base dei criteri già condivisi. La restante quota verrà ripartita tra tutti i Comuni sulla base dei medesimi criteri già utilizzati per i precedenti riparti. Ulteriori 10 milioni saranno destinati al Fondo di riserva per opere di natura urgente. Si rendono, infine, disponibili ulteriori 21 milioni di euro da destinare a sostegno degli interventi relativi ad edilizia scolastica ed asili nido.
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