“Più utile al territorio, invece, parlare di proroga, permettendo alle Comunità di svolgere una concreta attività”, spiega una nota del Consiglio dopo l’ultima seduta di lunedì
Trento – Il Consiglio delle autonomie locali si è riunito in assemblea in vista dell’audizione sul disegno di legge n. 60 “Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2020 – 2022” (proponente Presidente della Provincia Fugatti) e sul Documento di economia e finanza provinciale 2021-2023 (DEFP 2021).
In Prima commissione provinciale il Presidente Paride Gianmoena ha illustrato il documento elaborato dall’aula e frutto di una serie di puntuali osservazioni. Riguardo al DEFP, si prende atto della scelta della Provincia di rinviarne la definizione, per quanto riferito al quadro programmatico, con la sola analisi del contesto economico e sociale e il quadro finanziario di riferimento. E i numeri dicono che il calo delle entrate, ipotizzato sul bilancio provinciale 2020, conseguente alla riduzione della devoluzione di tributi erariali (da 3.473.000,00 euro a 3.148.700,00 euro) e dei tributi propri della Provincia (da 428.400,00 euro a 348.400,00 euro), evidenzia, inequivocabilmente, la necessità di un più consistente intervento a copertura da parte delle competenti Istituzioni. Nel complesso, l’ipotesi di calo del PIL sul 2020 (-10,5%), influisce negativamente sull’ammontare delle risorse disponibili per la manovra, nella cifra di 4.784.600,00 euro.
Una situazione che ha imposto una compartecipazione rilevante alla manovra provinciale, anche da parte del sistema delle autonomie locali (sospensione temporanea FIM 2022, cessione spazi di debito, accordo sulla devoluzione delle risorse statali, ecc…). In merito è stata sottoscritta la seconda integrazione al Protocollo d’Intesa in materia di Finanza locale per l’anno 2020.
Nel documento il Cal segnala la necessità di adeguare le tabelle finanziarie contenute nel DDL, al fine di prevedere, sul 2021, la possibilità di utilizzo del Fondo Investimenti Minori.
Sul tema delle Comunità il Cal esprime seri dubbi su eventuali “commissariamenti”. Più utile al territorio, invece, parlare di proroga, permettendo alle Comunità di svolgere una concreta attività.
Altri temi sono ancora aperti: tra di essi il riconoscimento da parte dello Stato delle compensazioni relative all’Emergenza COVID 19. Le risorse assegnate ai Comuni dovranno essere rese tutte disponibili, riconoscendo alla Provincia quel ruolo di intermediazione necessario per assicurare coerenza alle politiche pubbliche provinciali, dentro al quadro definito dallo Statuto di autonomia e dalle norme di attuazione.
“Non ci stancheremo di ripetere – ha detto il presidente Paride Gianmoena – che il sistema provincia è un tutt’uno con gli Enti Locali e che serve ragionare sull’autonomia delle autonomie”.
Il documento si concentra, quindi, su alcune misure ritenute necessarie per affrontare e superare un momento difficile che ha segnato il territorio.
Fondamentale, per il Cal, la necessità che gli Organismi di rappresentanza degli Enti locali siano coinvolti sempre e se possibile ancor più, riguardo alle scelte provinciali di rilevanza per il sistema territoriale integrato. Il riferimento non è solo sulla definizione delle leggi da parte del Consiglio provinciale, ma altresì all’elaborazione di tutte quelle disposizioni normative – in primis le norme di attuazione – che hanno un rilevante impatto per gli Enti locali della nostra provincia.
Il Cal rilancia anche sul tema della semplificazione. In questo campo c’è l’impegno a lavorare assieme alla Provincia, ragionando su ogni possibile forma di sinergia tra le diverse competenze. Un accenno va anche all’improrogabile bisogno di una semplificazione delle norme per l’affido di forniture, lavori e servizi.
Tra i grandi temi c’è la scuola, alla quale il Cal sottolinea devono essere dedicate importanti energie. E in questo campo è evidente il contributo che da sempre i Comuni danno a questo settore strategico. In calendario c’è la disponibilità dell’Assessore Bisesti a un confronto costruttivo.
Positivo, e non poteva essere altrimenti, il giudizio del Consiglio delle autonomie locali sull’implementazione delle risorse a disposizione dell’azienda sanitaria. In questo contesto di particolare ristrettezza finanziaria e di bisogno di rilanciare gli investimenti, si condivide il proposito di concretizzare ogni sforzo sull’edilizia privata e sui lavori pubblici che dovranno essere adeguatamente sostenuti.
Tra gli investimenti in infrastrutture, particolare importanza, fa notare il Cal, dovranno avere quelli in grado di originare un miglioramento dell’ambiente grazie ai canoni aggiuntivi ambientali. Un contesto, che abbisogna di interventi di infrastrutturazione del territorio ad ampio spettro. Tra di essi meritano attenzione le piste ciclabili.
Sui parcheggi di mercato il Cal segnala un vuoto normativo e come serva chiarezza tra Stato e Provincia. La normativa nazionale prevede un rinnovo automatico delle concessioni per 12 anni, mentre a livello provinciale si intende procedere con una nuova disciplina che affronti il tema non oltre il 31 dicembre del 2024, termine che, di fatto, fa oggi riferimento per la proroga delle concessioni.
Sui Prg c’è la proposta di alcuni Comuni, prossimi alla scadenza elettorale, di allungare i tempi di approvazione a 240 giorni dal parere della conferenza pianificatoria, permettendo ai nuovi amministratori di ponderare le scelte concludendo l’iter con la seconda definitiva adozione.
Infine, il tema del rapporto Stato, Regioni ed Enti Locali. Un tema attuale, spesso affrontato da leggi nazionali, che si intende discutere partendo dal concetto di autonomia delle autonomie e attraverso un percorso comune di confronto.