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Con un punto di Ires in meno le imprese risparmierebbero 1,2 miliardi di euro

Con taglio Ires interessate solo il 12% delle imprese italiane


NordEst – Grandi vantaggi soprattutto per i gruppi di società, ovvero multinazionali e grandi imprese. Ogni punto di riduzione dell’aliquota Ires consentirebbe alle società di capitali e ai grandi gruppi di pagare complessivamente 1,2 miliardi di euro in meno di tasse all’anno. Questo il risultato a cui è giunto l’Ufficio studi della CGIA che ha calcolato il risparmio fiscale che le aziende beneficerebbero a seguito di un’eventuale riduzione dell’imposta sui redditi delle società.

Sempre dalla CGIA ricordano che, attualmente, l’utile delle società di capitali (Spa, srl, etc.) e dei gruppi di società (società finanziarie e di investimento, società controllate e collegate, etc.) sono tassate con un’aliquota al 27,5 per cento. Complessivamente, le aziende e i gruppi interessati da questa riduzione dell’Ires sarebbero quasi 620.500: pari al 12 per cento del totale delle imprese presenti in Italia.
Ogni punto percentuale di Ires in meno consentirebbe alle società di capitali di risparmiare 1.232 euro all’anno, a ciascun gruppo, invece, il beneficio fiscale sarebbe molto più conveniente, ben 137.889 euro.

“Con il taglio dell’Ires ventilato dal Governo Renzi – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – i vantaggi fiscali andrebbero prevalentemente alle grandi imprese. Se, invece, la riduzione interessasse l’Irap, il taglio di un punto di questa imposta costerebbe allo Stato quasi 4 miliardi di euro, ma la riduzione delle tasse interesserebbe tutte le imprese, anche quelle più piccole, come le ditte individuali o le società di persone. Probabilmente, operando una riduzione del carico fiscale che oltre all’Ires comprendesse anche l’Irap sarebbe più giusto ed equo”.

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