Lo studio si inserisce nella produzione editoriale del Servizio e fornisce un profilo sintetico dei principali aspetti ambientali, sociali ed economici del Trentino
Trento – Forse non tutti sanno che al 31 dicembre 2013 la popolazione residente in Trentino è cresciuta di circa il 32%, mentre il numero dei Comuni si è ridotto del 41% (erano 370 nel 1921). Questi e altri dati sono disponibili nella quarta edizione del volume “Conoscere il Trentino”, diffuso oggi dal Servizio Statistica, come previsto dal calendario di diffusione delle pubblicazioni.
Le informazioni sono raccolte e presentate in modo da renderle facilmente consultabili sia al lettore esperto che ad un pubblico di non addetti ai lavori in modo da accedere a decine di informazioni utili, esaminando in modo agile tabelle, grafici e glossari che accompagnano ogni area tematica.
L’edizione 2014 della pubblicazione risulta ulteriormente arricchita di informazione rispetto alle edizioni precedenti, affrontando nuove tematiche relative alla pratica sportiva, alle visite a musei e siti archeologici, alla soddisfazione dei cittadini rispetto alle relazioni sociali e al tempo libero. Altra novità è rappresentata da un approfondimento sullo stato di salute della popolazione residente, sulla presenza di malattie croniche e sull’uso di farmaci. Un ulteriore approfondimento riguarda le energie rinnovabili, analizzate dal punto di vista del numero di impianti sul territorio e delle quantità prodotte.
E’ in corso la predisposizione della pubblicazione anche per la diffusione cartacea.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Servizio Statistica della P.A.T. all’indirizzo: www.statistica.provincia.tn.it
Vediamo una sintesi delle informazioni contenute nella pubblicazione.
Al 31 dicembre 2013 la popolazione residente in Trentino ammonta a 536.237 abitanti, distribuiti in 217 Comuni. In poco meno di un secolo la popolazione è cresciuta di circa il 32% (nel 1921 la popolazione residente era pari a 409.845 abitanti) e il numero dei comuni si è ridotto del 41% (erano 370 nel 1921). Mentre la crescita della popolazione è stata regolare, il numero delle municipalità è cambiato in modo considerevole nei diversi momenti storici: dai 370 comuni del 1921 si è passati ai 119 del 1931, per poi tornare a 227 comuni negli anni Sessanta e a 217 dal 2010.
Parallelamente all’aumentare della popolazione è cresciuta l’età media della stessa, che è passata dai 38 anni del 1986 ai 43 anni del 2013. Nonostante l’invecchiamento progressivo, l’80% circa della popolazione dichiara di godere di buona salute. La popolazione trentina si mostra soddisfatta delle relazioni con familiari e amici, mentre evidenzia qualche insoddisfazione maggiore rispetto al tempo libero.
Negli anni si è assistito ad un costante e progressivo innalzamento del livello di istruzione della popolazione residente: gli analfabeti e gli alfabeti privi del titolo di studio sono meno dell’1% della popolazione, mentre la quota di diplomati e laureati è pari al 55% (era il 15% nel 1981).
Se i residenti in Trentino hanno ridotto negli ultimi anni le visite a musei, mostre, monumenti e siti archeologici, le strutture museali sul territorio hanno registrato significativi incrementi di visitatori, grazie all’aumento dell’offerta e all’afflusso dei turisti, anche giornalieri. Dal 2000 ad oggi i visitatori dei musei trentini sono quasi raddoppiati, passando da 557mila a 934mila.
Significativi cambiamenti si sono registrati inoltre nei settori di occupazione della popolazione. Nel 1951 il 40% della popolazione era occupata in agricoltura, mentre oggi gli occupati nel settore primario sono il 3% del totale. Il settore secondario ha perso leggermente rilevanza ed oggi gli occupati nell’industria sono il 26%, rispetto al 33% degli anni Cinquanta. E’ il settore terziario (servizi pubblici e privati) quello che invece assorbe occupazione, passando dal 27% degli occupati del 1951 al 71% di oggi.
Tra i servizi privati un notevole sviluppo lo ha fatto registrare il turismo, elemento di specializzazione dell’economia del Trentino: dal 1986 ad oggi i posti letto negli esercizi alberghieri e complementari sono cresciuti del 23% e quelli degli alloggi privati e nelle seconde case del 20%. Nello stesso periodo le presenze sono aumentate del 50% circa negli esercizi alberghieri e complementari e del 30% nelle seconde case, mentre sono calate del 34% negli alloggi privati. Il trend di crescita delle presenze è stato determinato in maniera consistente dalla componente straniera, il cui peso percentuale è passato dal 20% del degli anni Novanta a poco più del 40% degli anni recenti.