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Consiglio provinciale, Ordine del giorno Simoni su carenze organico 118 Primiero. Degasperi chiede chiarezza su inquinamento in Valle

Primiero approda nuovamente in Consiglio provinciale a Trento con due interventi dei consiglieri Marino Simoni (Progetto Trentino) e Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle)

La sede del Distretto sanitario di Primiero

Trento – Con la proposta di ordine del giorno numero 40 del 18 dicembre scorso, il consigliere provinciale di Primiero, Marino Simoni e il collega Gianfranco Zanon (Pt) chiedono informazioni sul: “Servizio 118 a Primiero: definizione numero di personale necessario a garantire la qualità del servizio”.

Nel documento si legge: “Il servizio di trasporto infermi 118 soprattutto per le zone più marginali e distanti dai Pronto Soccorso ospedalieri richiede sicuramente la massima attenzione. Tale importante servizio a tutela della popolazione censita non può che basarsi sulla presenza presso le strutture preposte di personale 118 professionalmente qualificato e sul quale si può certificare la garanzia di presenza solo in supporto coadiuvato dalle strutture di volontariato pur importanti.

Verificato che a Primiero a causa di pensionamento del personale 118 assegnato a quella zona , l’attuale organico non riesce a garantire la qualità e l’efficacia del servizio se non coadiuvato in sede programmatica dai volontari.

Verificato che in altre zone (non ultimo la zona di Pergine dove sono stati assegnati dieci nuovi operatori in organico) sono stati potenziati i servizi, ritenuto che tale potenziamento non può trascurare le zone più deboli e periferiche e ritenuto altresì che non è accettabile nemmeno che le dotazione di mezzi, non ultimo le auto mediche, non trovino adeguato rinnovamento a favore di altre zone già opportunamente servite da adeguate strutture.

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna quindi la Giunta provinciale:

  • a garantire per la zona di Primiero la messa in disponibilità di personale per il 118 in numero adeguato e sostituire le persone andate in pensione utilizzando anche, se possibile, operatori di Primiero che prestano servizio dentro il Distretto ma in altra zona;
  • di impegnarsi a provvedere alla sostituzione dell’auto medica, ormai vetusta, per quanto riguarda la zona di Primiero;
  • di dare corso al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio del nuovo Centro Integrato individuando le soluzioni amministrative necessarie ed opportune nel caso sussistano impedimenti al rilascio di tale autorizzazione”.

Inquinamento: “Il teleriscaldamento non pare aver avuto alcuna ricaduta positiva sulla salubrità dell’aria” tra Imèr e Mezzano

Una panoramica su Imèr e Mezzano

Il consigliere provinciale Filippo Degasperi (M5S), su sollecitazione di alcuni residenti, ha presentato una interrogazione (5451) nella quale si evidenzia che: “Il legno è un’ottima fonte energetica rinnovabile, ma il suo utilizzo richiede comportamenti finalizzati a limitare la produzione di sostanze inquinanti e il rispetto delle regole per una corretta combustione. Rappresenta una fonte energetica importante per il Trentino in quanto è largamente disponibile sul territorio e la tradizione ad esso legata riguarda prevalentemente l’utilizzo negli impianti termici civili come stufe, caminetti e caldaie a legna. La combustione della legna in modo massivo produce diverse sostanze anche tossiche e polveri che vengono rilasciate nell’ambiente attraverso i fumi emessi dalle centinaia di camini contribuendo al peggioramento della qualità dell’aria. In particolare vengono prodotte quantità significative di polveri sottili (PM10)”.

Evidenzia però un aspetto nel documento relativo agli abitati di Imèr e Mezzano: “In presenza di particolari condizioni meteorologiche che si verificano soprattutto d’inverno, le poveri e gli inquinanti ristagnano nei bassi strati, creando una cappa di smog che avvolge i centri abitati. Negli abitati di Imer e Mezzano si constata la persistenza di tale cappa generata presumibilmente e prevalentemente dalle stufe a legna e dalle termo-caldaie. E’ la conformazione orografica del fondovalle di Primiero che favorisce il ristagno dell’aria e quindi degli inquinanti. Anche in questi giorni, e in tutte le giornate di bel tempo, ci viene segnalato uno stato dell’aria che fa temere il superamento delle soglie previste dalla legge.

La situazione si protrae da diverso tempo e, secondo le medesime fonti, salvo qualche sporadico intervento di rilevazione a Mezzano da parte di Appa e un incontro qualche anno fa, null’altro è stato messo in campo per evitare o limitare questa pericolosa condizione. Pare tra l’altro che la rilevazione citata sia avvenuta in un momento in cui l’inversione termica non era in atto. Scarsi risulterebbero anche i controlli sui camini “grandi inquinatori” i cui proprietari, pare abbiamo l’insana abitudine di bruciare sistematicamente rifiuti urbani anziché conferirli alla raccolta.  Si prende atto che nei due paesi di Imèr e Mezzano è stato attivato negli ultimi 2 anni il teleriscaldamento ma ad esso sono collegati soprattutto gli edifici di proprietà dei due comuni e ben pochi altri utenti privati. L’avvento del teleriscaldamento non pare quindi aver avuto alcuna ricaduta positiva sulla salubrità dell’aria nei centri abitati interessati”.

Il consigliere chiede quindi nello specifico:

  • “A quando risalgono le rilevazioni delle pm10 nei comuni di Imèr e Mezzano e quali sono stati gli esiti;
  • visto lo stato dei luoghi, se non si ritiene opportuno aggiornare tempestivamente le rilevazioni nei comuni citati;
  • il numero di unità immobiliari collegate al teleriscaldamento nei comuni citati;
  • se si prevedono iniziative per promuovere e incentivare gli utenti a collegarsi al teleriscaldamento;
  • quanti controlli dei fumi e delle canne fumarie sono stati effettuati nell’ultimo anno nei due comuni e quanti ne saranno eseguiti entro il 30 marzo del prossimo anno;
  • se non si ritiene opportuno installare delle centraline di rilevamento fisse come già avviene in altri centri della provincia;
  • quali azioni intende avviare la Provincia per verificare il rispetto delle regole sulla corretta combustione e limitare fumi incombusti eccessivi”.
Redazione:

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  • perchè soprattutto Mezzano e Imer? Tutti i spoleri attivi di tutto il primiero, a campione, dovrebbero essere controllati. Per l'obbligo all'uso del teleriscaldamento, meglio lasciar stare.

  • Sarebbe utile e necessario,controllare lo stato dei camini e stufe a legna soprattutto Mezzano e Imèr,con controlli a campione...c'è gente che brucia nello"spoler" di tutto e di più, per non fare immondizie!

  • ....semplicemente....visto la caratteristica del luogo si obbliga l'uso del teleriscaldamento....

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