Dato in crescita di oltre il 25% rispetto all’anno precedente
Roma (Adnkronos/Ign) – Gli interventi della Gdf sono stati 11.409, una media di 30 al giorno. I sequestri hanno riguardato tutte le tipologie di prodotti: dall’abbigliamento ai giocattoli, dall’elettronica ai beni di consumo.
Sono oltre 130 milioni i prodotti contraffatti, recanti falsa indicazione d’origine o pericolosi per la salute, sequestrati dalla Guardia di Finanza nel 2013. Un dato che rappresenta una crescita di oltre il 25% rispetto all’anno precedente.
Dal bilancio dell’attività delle Fiamme Gialle, emerge inoltre che sono 9.445 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria. Tra queste 252 sono presunti affiliati ad organizzazioni criminali dedite alla produzione e rivendita di prodotti contraffatti.
Gli interventi della Gdf sono stati 11.409, una media di 30 al giorno. I sequestri hanno riguardato tutte le tipologie di prodotti: dall’abbigliamento (quasi 22 milioni di pezzi), ai giocattoli (quasi 13 milioni), dall’elettronica (quasi 42 milioni) ai beni di consumo (53 milioni di pezzi) tra cui cosmetici, pezzi di ricambio per auto e prodotti per l’igiene.
Le aree preferite dalle imprese del falso per assemblare merci di scarsa qualità, importate senza brand per eludere i controlli doganali e poi confezionarle con i marchi contraffatti, sono risultate la Toscana, il Veneto, la Campania, le Marche, la Lombardia e il Lazio. L’azione di contrasto ha interessato anche gli acquisti online, dove i traffici di merce contraffatta trovano sempre maggiore diffusione. Nel 2013, la Guardia di Finanza ha sequestrato e bloccato l’accesso a 84 piattaforme web illecite, utilizzate per il commercio di prodotti falsi o per consentire agli utenti il download illegale di software, giochi e prodotti multimediali, con una crescita del 60% rispetto all’anno precedente.
L’azione a tutela dei mercati e dei consumatori è stata sviluppata anche con 3.744 controlli sulla disciplina dei prezzi e 1.107 attività ispettive sia d’iniziativa che su delega delle Autorità di vigilanza nei settori della concorrenza, degli appalti, dell’energia elettrica e del gas, delle comunicazioni e della privacy.
La strategia operativa delle fiamme gialle, consolidata nel tempo, ”agisce su piani distinti, ma convergenti: controllo economico del territorio e delle frontiere, per intercettare i flussi di merce illecita movimentata su strada e distribuita tramite i canali di vendita abusiva; indagini di polizia giudiziaria ad ampio raggio, per ricostruire tutti i passaggi delle filiere illecite, dalla produzione alla commercializzazione e per smantellare i gruppi criminali che operano nello specifico settore sempre in cerca di profitti da riciclare nell’economia legale o per finanziare altre attività delinquenziali”.
E poi ancora ”collaborazione con le altre Istituzioni nazionali impegnate nella lotta alla contraffazione (Ministero dello Sviluppo Economico, Consiglio Nazionale Anti Contraffazione, Forze di polizia) e con le associazioni di categoria; – cooperazione internazionale con gli organismi che agiscono nel settore (Interpol, Europol, Ufficio Europeo per la lotta antifrode ed Organizzazione Mondiale delle Dogane) e con gli Stati maggiormente interessati al fenomeno, anche attraverso la rete degli Ufficiali della Guardia di Finanza che operano in numerosi Paesi del mondo; nel 2013 sono state oltre 200 le attività di cooperazione internazionale”.
Dall’inizio di quest’anno è stato attivato anche il Sistema Informativo Anti Contraffazione (S.I.A.C.), una nuova piattaforma tecnologica creata e gestita dalla Guardia di Finanza ”che mette in sinergia tutti gli operatori del settore, forze di polizia, titolari di marchi e privative industriali ed intellettuali con lo scopo di migliorare, a fini operativi, la conoscenza e l’analisi delle dinamiche di sviluppo dei fenomeni illeciti inerenti la diffusione dei prodotti illegali. L’applicativo è accessibile anche al pubblico attraverso il sito internet https://siac.gdf.it con indicazioni e consigli pratici sulle merci contraffatte o pericolose nei diversi settori”.