Si avvicina la chiusura del Convento dei Cappuccini di Primiero, dove sono rimasti solo due religiosi
Primiero San Martino (Trento) – Bocche cucite nel Convento di Primiero. I due frati presenti preferiscono non commentare la chiusura, ipotesi che circola in valle ormai da diversi mesi.
“Oggi, noi dipendiamo dal Provinciale di Mestre e non da Trento – precisano – non sappiamo assolutamente nulla del nostro destino, quando avremo una comunicazione ufficiale la leggeremo pubblicamente in Chiesa. Come sempre siamo pronti prestare il nostro servizio in un’altra zona”.
Per il Convento si starebbe però ipotizzando una chiusura in tempi molto stretti: entro fino anno o al massimo nei primi mesi del 2017. Anche da Mestre, nessuna dichiarazione ufficiale, ma indiscrezioni confermerebbero la chiusura a breve.
Nella struttura, realizzata nel 1924 e ad oggi molto frequentata sia da locali che da turisti, sono rimasti solo due frati che si occupano di tutto.
Proprio in questi giorni, dopo una interrogazione presentata dalla minoranza del Comune di Primiero San Martino di Castrozza (in basso), sul web è stata lanciata anche una petizione per salvare il Convento.
Tra i primi a confermare la vicinanza ai frati di Primiero, c’è anche l’ex senatore Renzo Gubert che ricorda: “Sono stato per molti anni (1952-60) chierichetto dai cappuccini, mio padre aiutava i frati nella questua di legna, tirando uno slittone d’inverno. Due dei personaggi dipinti in grande sulla facciata chiesa della Madonna dell’Aiuto a Fiera di Primiero sono due cappuccini (fra Simone e padre Cornelio); dai frati gli uomini andavano a confessarsi per non far sapere i loro peccati ai parroci. La presenza cappuccina a Primiero – conclude Gubert – è parte importante dell’identità comunitaria (e per me anche personale). Proprio impossibile pensare a continuarla?”
La petizione online
“Noi, sottoscritti – si legge nella petizione lanciata in rete, che ha raccolto un centinaio di firme – vogliamo esprimere tutta la nostra affezione ai Frati del Convento di Tonadico e la riconoscenza all’Ordine dei Cappuccini per il prezioso servizio svolto a favore della nostra comunità in quasi un secolo di presenza nel Primiero. Le voci di una possibile partenza degli ultimi due Religiosi residenti ci preoccupano e ci spingono a scrivere questa lettera con la quale vogliamo rappresentare alle autorità religiose e, in particolare, al Capitolo monastico, la grave perdita che dalla chiusura del Convento conseguirebbe a tutta la popolazione locale.
Tanti residenti ed i moltissimi turisti che frequentano Primiero trovano nei Frati di Tonadico il punto di riferimento religioso e un motivo di aggregazione sociale. La partenza dei Frati Cappuccini verrebbe anche a togliere alla nostra Comunità una parte della sua storia, dal momento che numerose generazioni hanno beneficiato della loro presenza. La perdita di questo ‘focolare’ sarebbe tanto più grave in questo momento in cui le unità pastorali delle Valli di Primiero, Vanoi e Mis si stanno riducendo a due, con la presenza di soltanto due sacerdoti diocesani titolari per una popolazione di oltre 9.000 residenti, a cui si aggiungono migliaia di turisti nei periodi di stagione”.
Una lunga storia
Il convento di Primiero è una importante realtà per l’intero territorio di Primiero Vanoi. Posto in una delle più belle e caratteristiche località dolomitiche, ha subito una completa ristrutturazione. Intensa attività di pastorale turistica, soprattutto nel rapporto personale nel Sacramento della Riconciliazione, sia nei mesi estivi che invernali. I due frati che ancora vi abitano collaborano in tutte le parrocchie della Valle del Primiero e paesi limitrofi.
1922 – Il Principe Vescovo di Trento, Mons. Celestino Endrici, concede ai cappuccini il permesso di aprire due nuovi ospizi, a Tione e Fiera di Primiero. Nell’esecuzione è data la precedenza al secondo (per quello di Tione l’iniziativa non avrà seguito), per il fatto che il parroco di Imer, Don Giacobbe Loss, offre ospitalità immediata ai frati nell’oratorio parrocchiale. In data 28 marzo 1922 è eretto a Imer l’”ospizio” regolare con la possibilità di trasferirlo altrove ed è immessa la prima comunità religiosa: P. Antonio da Grauno, superiore, P. Fulgenzio da Soraga e fra Ermenegildo da Bondo.
1923 – 18 novembre – Posa della prima pietra del nuovo convento nella località Tressane di Fiera di Primiero.
1924 – 13 luglio -Inaugurazione del nuovo ospizio, benedizione della chiesa, consacrazione della campana celebrate dal Ministro Provinciale P. Alessio da Griez, assistito da tutto il Definitorio.
1958 – Si aggiunge una nuova ala posta a mezzogiorno, con cucina, refettorio a piano terra e camere al primo piano. Superiore e direttore dei lavori P. Felice da Soraga. Oggi, il convento conta la presenza di soli due frati; il loro servizio pastorale nella zona è molto prezioso, come anche la loro accoglienza a tante persone e gruppi.