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Coronavirus, in Trentino 38 i positivi, dopo il Vanoi secondo caso in Rsa a Pergine

“In Trentino abbiamo un’età media dei malati di Coronavirus di 60 anni, che è più bassa di quella delle regioni limitrofe. Evidentemente stiamo intercettando casi di persone giovani che si muovono. Quello che dobbiamo fare è mettere in sicurezza le persone fragili, cioè gli anziani”. Lo ha detto il responsabile del Dipartimento di prevenzione, Antonio Ferro. L’ospedale di Rovereto verrà utilizzato per i casi più gravi di Coronavirus, mentre gli altri contagiati andranno nelle strutture private come la Solatrix e Villa Regina di Arco

Trento –  In Trentino al momento sono 38 le persone che hanno contratto il Coronavirus. Ieri erano 26. Tredici di loro sono ricoverate nel reparto infettivi dell’ospedale S.Chiara di Trento, tre in rianimazione a Rovereto e 22 sono assistite a domicilio. Lo ha reso noto l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, in una conferenza stampa alla presenza della Giunta provinciale.

“E’ importante il fatto che riusciamo a gestire la situazione con i nostri ospedali”, ha sottolineato Segnana precisando che l’ospedale di Rovereto sarà riservato ai malati gravi di Covid-19.

In breve

La Polizia Locale della Valsugana ha fatto sgomberare un appartamento di Levico Terme dove venivano accuditi una decina di bambini. Una sorta di asilo non autorizzato con attrezzature e due educatrici. Un’attività abusiva che contraddice le disposizioni del Governo in tema di sicurezza sanitaria, considerato che ogni attività di questo genere è attualmente interrotta per le misure di prevenzione dal coronavirus. Secondo i primi accertamenti l’associazione culturale che gestiva l’asilo avrebbe chiesto 200 euro mensili a bambino. La Polizia locale sta valutando anche la posizione dei genitori, mentre sono cominciati accertamenti su altre analoghe iniziative.

Redazione:
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