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Coronavirus: in Alto Adige un positivo su 484 test. In Trentino 2 contagi, scendono a 5 i ricoveri

Nessun paziente in terapia intensiva, 8 pazienti in ospedale. Due contagiati in Trentino

Trento/Bolzano – Il rapporto dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento indica fino a martedì 11 agosto, altri due nuovi casi di contagio da Covid 19.

Si tratta di soggetti individuati tramite screening nella zona di Trento. Scendono invece i ricoveri Covid in ospedale: risultano infatti 5 i pazienti che hanno bisogno delle cure nei reparti di malattie infettive (nessuno si trova in rianimazione). Si segnala infine che nella giornata di lunedì sono stati effettuati 629 tamponi, tutti analizzati dal laboratorio di microbiologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

Nelle ultime 24 ore, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha identificato una nuova infezione da coronavirus, su 484 tamponi effettuati. In totale, il numero delle persone positive al coronavirus dall’inizio dell’emergenza sanitaria sale quindi a 2.775.

Nei normali reparti ospedalieri e nelle cliniche private i pazienti Covid ricoverati sono 8, mentre sono 5 in isolamento nella struttura di Colle Isarco. Nessuno in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare o in quarantena sono 1.196. I guariti sono 2.355 (uno in più rispetto a ieri) ai quali si aggiungono 883 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test.

In breve

Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri di Sesto in Val Pusteria, in Alto Adige, per aver violato la quarantena cui erano stati obbligati per contenere la diffusione del contagio da coronavirus. Tre di essi erano risultati positivi al test per il Covid-19 e due sono conviventi con due dei positivi. Si tratta di tre maschi, tra i 28 ed i 60 anni, tutti impiegati nel settore turistico, e di due donne, di 25 e 60 anni. Sono tutti kosovari di lingua albanese.    L’ufficio igiene di Brunico aveva intimato a tutti l’obbligo di permanenza domiciliare per un minimo di 15 giorni a partire dal 30 luglio scorso. Uno di essi è stato però visto dai carabinieri di Sesto a spasso per il paese pur se positivo al virus. Gli altri quattro sono rientrati dal Kosovo senza comunicare all’Azienda sanitaria dell’Alto Adige l’ingresso in Italia e l’arrivo a Sesto. Si sono per di più presentati al lavoro. Tutti sono stati denunciati perché ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di epidemia colposa e violazione delle prescrizioni dell’autorità sanitaria.

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