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Coronavirus Trentino, record negativo di decessi: 20 dei quali 17 in Rsa anche nei giorni scorsi, 86 contagi

Lo ha comunicato il presidente Maurizio Fugatti, segnalando 44 pazienti in terapia intensiva. 11.438 domande di bonus alimentare, 9.439 accolte e 769 in valutazione. Quattro medici in arrivo ad Arco e Trento. Sono 1040 i guariti e 342 i decessi. Videoconferenza con ministro Boccia: “Richiesta al Governo con Bolzano, la sospensione del patto di garanzia per gestire emergenza. Chiesto inoltre possibilità di maggior debito”

Trento – “Purtroppo oggi piangiamo la morte di tante persone anziane – ha detto in apertura il presidente Fugatti – che hanno costruito il Trentino e la nostra Autonomia. Fra le notizie positive, in una giornata certamente tragica, il rapporto fra contagiati e tamponi effettuati, pari al 7% e il dato sulla terapia intensiva, che rimane gestibile. Numeri che testimoniano, ancora una volta, la stabilizzazione del contagio”.

L’assessore Stefania Segnana ha ricordato che alle 13.00 di oggi erano 9439 le domande accolte per il bonus alimentare ed ha poi riferito che vi sono stati alcuni incontri con gli amministratori della Rotaliana e delle Giudicarie. “Abbiamo fatto il punto della situazione ed analizzato le criticità, in particolar modo per quanto riguarda la situazione nelle RSA”. L’assessore ha inoltre riferito che in serata arriveranno in Trentino quattro medici dalla Protezione civile nazionale, due di questi saranno impegnati nella task force specifica creata per seguire l’emergenza nelle RSA.

Molte le domande rivolte dai giornalisti via WhatsApp al dottor Paolo Bordon, direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Bordon ha fatto il punto, in particolare, sui ricoveri in terapia intensiva. “Abbiamo trattato i quei reparti, complessivamente 139 pazienti dall’inizio dell’emergenza. Il tempo di permanenza medio, considerato anche che, purtroppo, fra questi vi sono stati 27 decessi, è pari 9.3 giorni. Le persone guarite completamente sono state una decina”.

La riforma del turismo muove i primi passi

Il turismo trentino guarda al futuro, segnato dalla crisi del Coronavirus, mettendo al centro il turista e la qualità della sua esperienza ma anche, e sempre più, la sua sicurezza, e riconoscendo al comparto il ruolo di motore dell’economia territoriale, in grado di incidere in maniera trasversale su molteplici contenuti: ambiente, agricoltura, cultura, servizi, commercio, mobilità e viabilità, e produzioni.

“In Giunta – spiega l’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni – dopo mesi di lavoro e di ascolto sul territorio abbiamo adottato il disegno di legge di riforma del sistema turistico trentino. Il difficile periodo che stiamo vivendo segnerà sicuramente il turismo di domani.

Molte cose cambieranno, e per questo vogliamo fare in modo che il sistema possa disporre degli strumenti necessari per affrontare con serenità il proprio rilancio. A partire da questa estate, ma più concretamente nel 2021, dovremo riservare un’attenzione massima alle esigenze del turista, partendo naturalmente da quelle riguardanti la sua salute, e la sua sicurezza, con un’assistenza personalizzata ed efficace a 360 gradi.

Sarà inoltre determinante il coaching, ossia l’accompagnamento di tutti gli operatori del settore, per far sì che nessuno rimanga indietro rispetto ai cambiamenti che saranno necessari. La riforma vuole dare una risposta concreta ai bisogni di questo comparto strategico, e per questo ridisegna le competenze delle APT, fornendo loro nuovi strumenti fondamentali per agire. Le Aziende per il turismo saranno le protagoniste del nuovo sistema turistico post Covid-19 e dovranno coordinarsi con Trentino Marketing e le quattro Agenzie territoriali, una delle novità più importanti della riforma”. Carenza di acqua per le coltivazioni: autorizzati prelievi anticipati da parte dei consorzi irrigui.

 

Le nuove Aziende per il turismo
La sfida per le Aziende per il Turismo è di costituirle come soggetti in grado di agire con snellezza ed efficacia sul mercato per svolgere al meglio il loro importante compito verso gli ospiti. Alle APT è chiesto di sviluppare quella qualità dell’esperienza e dell’ospitalità, che oggi è fondamentale per migliorare la competitività del sistema turistico rispetto ai competitor più forti, e per fidelizzare i turisti.Dal punto di vista gestionale si rinforza l’impronta privatistica, forma giuridica che consente l’azione agile e con minori vincoli che tradizionalmente riguardano le amministrazioni o gli organismi pubblici. Le APT continueranno ad essere organismi di diritto privato, costituiti in forma societaria, come nella precedente legislazione.Questa scelta ha due implicazioni fondamentali: almeno il 51 per cento delle risorse finanziarie devono provenire da fonti private, utilizzabili per attività anche di carattere privatistico e commerciale, e regolate da una contabilità separata; il restante 49 per cento delle risorse – la quota può scendere nel caso le aziende recuperino sul territorio maggiori finanziamenti privati – sarà erogato dalla Provincia autonoma di Trento e servirà a sostenere esclusivamente le attività di interesse generale che le APT sono chiamate a svolgere.
Gli ambiti turistici e le quattro Aree territoriali
Per quel che riguarda la definizione degli ambiti in cui opera ciascuna APT, la legge prevede una ridefinizione degli ambiti attuali attraverso l’ottimizzazione delle loro dimensioni. A tal proposito il territorio trentino diventa interamente a valenza turistica e pertanto non esisteranno più zone fuori ambito. Nascono poi quattro nuove Aree territoriali individuate sulla base dell’omogeneità di prodotto turistico e la prossimità geografica – l’Area Dolomiti, l’Area Dolomiti di Brenta, l’Area Garda Trentino e l’Area Città, Laghi e Altipiani – alle quali sono assegnati i diversi ambiti turistici.Ad ogni Area territoriale risponde un’Agenza territoriale d’Area. Si tratta di una delle novità più importanti della riforma. Il disegno di legge introduce un livello intermedio tra quello delle APT d’ambito e quello provinciale di competenza di Trentino Marketing, in cui operano le Agenzie territoriali d’area, soggetto a cui spetterà l’ideazione e la costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali.L’obiettivo della riforma è il superamento di una visione ancora in parte ancorata ai confini territoriali e amministrativi, così da avvicinare il comparto alla visione del turista che non vede alcun tipo di confine ma che, al contrario, ricerca esperienze indipendenti dal luogo di produzione delle stesse. Altro obiettivo che si intende cogliere è la riduzione delle distanze, ora presenti, fra i diversi attori che lavorano a vari livelli nel turismo, in particolare nei rapporti fra APT e Trentino Marketing. Infatti, le Agenzie sono articolazioni territoriali di Trentino Marketing con sede in ciascuna delle quattro Aree territoriali che saranno dirette da un nucleo tecnico indicato dai territori e finalizzato a proporre azioni per lo sviluppo dei prodotti turistici interambito.

 

Società Trentino Marketing
Per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino, continua ad operare Trentino Marketing, società di capitali in-house della Provincia, che con la riforma diventa autonoma rispetto a Trentino Sviluppo. Alla società spetta il compito di promuovere e comunicare il Trentino sui mercati, proponendo il territorio anche attraverso eventi a elevata rilevanza turistica ideati, programmati e gestiti direttamente o assegnati sulla base della programmazione della giunta provinciale.

La riforma indica inoltre i nuovi e strategici temi di cui Trentino Marketing si dovrà occupare. Si tratta dei temi legati all’osservatorio e al monitoraggio dei fenomeni turistici, “funzionale ad aumentare l’efficacia delle proposte e la tempestività delle risposte al mercato”, e legati allo sviluppo di competenze digitali e alla gestione dei sistemi di comunicazione e di piattaforme digitali di marketing turistico dell’intero territorio provinciale. Accanto a tali competenze, la proposta di legge prevede una titolarità di indirizzo, decisione e coordinamento di investimenti strutturali, funzionali allo sviluppo di nuovi prodotti turistici, sulla base delle scelte di sviluppo che emergono all’interno delle Aree territoriali. Tali indirizzi contribuiranno a definire le politiche di investimento disposte dalla Provincia, anche attraverso le proprie società di sistema.

La concertazione con i principali attori del turismo trentino rimane centrale nella proposta di legge che promuove forme di consultazione e collaborazione dei soggetti maggiormente rappresentativi dell’offerta turistica trentina. A questo proposito, la riforma istituzionalizza il “Tavolo Azzurro”, finalizzato alle attività di analisi, condivisione e sviluppo delle linee di intervento volte alla valorizzazione dell’intero comparto; e la “Rappresentanza delle Aziende per il Turismo”, finalizzata alla trattazione e all’approfondimento delle tematiche di comune interesse delle APT e del marketing turistico.

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