Sul piano economico, si registrano le aperture comunicate dal Governo, a partire da martedì, su diversi ambiti e filiere, fra cui quella del legno. “Da parte nostra – ha continuato Fugatti – prendiamo atto di queste decisioni e ci apprestiamo ad adottare l’ordinanza conseguente. Al tempo stesso però vogliamo guardare avanti, verso una progressiva graduale, riapertura del sistema trentino nel suo complesso, condizionata al rispetto di determinate regole. Lavoriamo dunque per un ripristino delle attività produttive, a partire da quelle all’aperto, consapevoli però che niente sarà come prima”
Trento – Sono 145 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Trentino, di cui 79 in rsa, e 9 i decessi. 1703 i tamponi eseguiti; un numero importante – l’obiettivo che la Provincia si era data, fra i 1500 e i 2000 tamponi al giorno, è stato dunque raggiunto, grazie all’Università e ai centri di ricerca trentini– il che spiega naturalmente una crescita del numero di contagiati identificati. “In proporzione ai tamponi eseguiti – ha detto sabato il presidente Maurizio Fugatti – il contagio è però in diminuzione, e questo è positivo. Le persone in terapia intensiva sono invece 62, anche qui in calo”.
Per quanto riguarda il lavoro al chiuso, all’interno delle fabbriche, in Trentino al momento lavorano coloro che sono attivi nelle filiere essenziali e che hanno inoltrato richiesta di deroga. Sono 400 le richieste di deroga inoltrate, di cui 93% accolte. “Le imprese trentine devono rimanere sul mercato – ha sottolineato ancora Fugatti – tutelando però al massimo la salute di chi lavora. Per quanto riguarda invece il turismo un gruppo di lavoro sta definendo le regole con le quali si potrà riavviare anche questo settore. In merito alle librerie, valuteremo il da farsi nelle prossime ore; si consideri che l’ordinanza del Governo, presentata ieri dal presidente del Consiglio, ci è pervenuta solo nella giornata di oggi”.
Da Lavis il presidente dei Nu.Vol.A Giorgio Seppi ha riferito dell’impegno in corso per confezionare i kit di mascherine e con i Vigili del Fuoco volontari per la loro distribuzione. Un’altra attività, svolta in collaborazione con servizio politiche sociali della Provincia, riguarda la consegna della spesa. I Nu.Vol.A consegnano infine i farmaci a chi ne ha bisogno e non può recarsi autonomamente in farmacia.
Il direttore dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon ha spiegato come l’Apss abbia fornito un quantitativo importante di dpi – in particolare 15000 camici – a Upipa, che provvede poi a trasferirli alle rsa.
L’assessore alla salute Stefania Segnana ha invitato la popolazione trentina a non chiamare il numero 112, che deve rimanere riservato alla segnalazione delle emergenze, se si vogliono avere informazioni sulla consegna delle mascherine. Le mascherine stanno arrivando, la distribuzione continuerà anche a Pasqua e Pasquetta, il numero di “pezzi” confezionato è di 1.450.400. “15 nuove donne – ha proseguito Segnana – si sono rivolte al Centro antiviolenza dopo avere sentito della possibilità di accedere al servizio grazie a queste videoconferenze, il che ovviamente ci fa molto piacere. Così come ci fa piacere che il servizio #Resta a casa, passo io, per la consegna della spesa e dei medicinali a chi ne fa richiesta, continuerà durante le festività pasquali, grazie all’impegno dei volontari, che ringraziamo. Oggi continuano a lavorare anche gli uffici comunali che esaminano le richieste di Bonus alimentare: sono arrivare 9728 domande, di cui 6444 accolte, 725 respinte, e 2559 sono in fase di valutazione. 2.543 domande sono state annullate perché doppie. Infine, 3 nuovi infermieri inviati dalla Protezione civile nazionale, sono già stati trasferiti alla rsa di Predazzo”.
Il dirigente generale del Dipartimento salute della Provincia Giancarlo Ruscitti è tornato ad illustrare la decisione di spostare gli anziani risultati positivi nelle rsa, in due strutture ad essi dedicate nelle strutture di Pergine e Volano, che per le loro caratteristiche meglio si prestano ad accoglierli. Tutto ciò viene fatto anche per evitare che il contagio si espanda all’interno delle rsa e per tutelare ancora maggiormente la salute del personale impiegato in queste strutture, perché naturalmente le problematiche derivanti dall’assistere persone infette sono molto diverse rispetto a quelle che interessano le persone non contagiate.
Coronavirus: in Alto Adige i decessi raggiungono quota 200. In Alto Adige sono 2.041 le persone risultate positive al coronavirus (+67 rispetto a ieri su 1.315 tamponi esaminati), 200 le persone decedute (+8 rispetto a ieri) e 442 quelle guarite. E’ sceso a 38 il numero delle persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. A livello provinciale sono stati finora effettuati dall’Azienda sanitaria 22.186 tamponi su 11.265 persone. Nei normali reparti dei sette ospedali dell’Azienda sanitaria, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito attrezzata a Colle Isarco sono ricoverati 203 pazienti Covid-19. Altre 60 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. Ad oggi vi sono inoltre 8 pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria e in Germania. Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 126. Il numero dei decessi nelle case di riposo sino a questa mattina è di 74. Attualmente 3.374 persone si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. 4.280 sono le persone che hanno già concluso la quarantena e l’isolamento domiciliare. Finora sono 7.654 i cittadini ai quali sono state imposte misure di quarantena. Gli operatori dell’Azienda sanitaria risultati positivi sono 203. A questi si aggiungono 11 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta.
In breve
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