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Covid: zero decessi in Trentino Alto Adige. Mattarella: ‘Il virus è mutato la vaccinazione è un dovere’

Il presidente della Repubblica incontra la stampa parlamentare al Quirinale: ‘La scuola regolare sia una priorità assoluta’. Poi sulle riforme: ‘Non si può fallire, è una prova di tutto il Paese’. Infine: ‘Senza attenzione rischiamo la paralisi e le chiusure’

 

Trento/Bolzano – Zero decessi e zero pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid 19 in Trentino. Rimangono quindi 6 i pazienti ricoverati in ospedale, poiché nella giornata di ieri vi sono stati due ricoveri e altrettante dimissioni I nuovi positivi – precisa la Provincia di Trento – sono 25, di cui 4 al tampone molecolare e 21 all’antigenico, a fronte di 426 test molecolari e di 1.116 rapidi effettuati.

I molecolari hanno poi confermato 2 positività intercettate nei giorni precedenti dai test rapidi. Fra i nuovi contagi oggi si registrano 2 nuovi casi di bambini e ragazzi in età scolare: uno si trova nella fascia di età fra 11 e 13 anni e uno tra 14-19 anni, vi è inoltre una persona fra 60-69 anni, 2 tra 70-79 anni e un’altra over 80. Sul fronte delle vaccinazioni, stamani risultavano somministrati 553.675 vaccini, di cui 230.788 seconde dosi, a cittadini over 80 sono state somministrate 66.836 dosi, ai cittadini tra i 70-79 anni 88.894 dosi e tra i 60-69 anni 103.070 dosi. Infine con i 18 di oggi, le persone guarite da inizio pandemia sono 44.553.

Il punto a Bolzano

Nelle ultime 24 ore si registrano 13 nuovi casi di contagio da coronavirus in Alto Adige, a fronte di 697 tamponi molecolari effettuati, mentre risultano positive ai test antigenici nasali 21 persone, su un tutale 2.265 tamponi processati. Non vi sono nuovi decessi.

Lo comunica una nota dell’Azienda sanitaria di Bolzano. I pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri sono nove, quelli in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes sono sei, mentre non vi sono pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva. Le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 695. I decessi complessivi sono 1.183 e i guariti totali 73.873 (di cui tre nelle ultime 24 ore). 

In breve

“No ad una società che discrimina tra cittadini fin dalla culla”: è questo l’appello ribadito questa mattina da Cgil, Cisl Uil e Acli del Trentino. Insieme ai rappresentanti delle comunità straniere, alla Caritas diocesana, al mondo del volontariato trentino, hanno organizzato un presidio in piazza Dante davanti al palazzo della Regione. L’obiettivo era il rilancio della petizione per modificare i criteri di accesso al bonus nascita trentino che oggi esclude tutti i bambini e le bambine nate da famiglie che non sono residenti da almeno dieci anni in Italia. “Un requisito discriminatorio per cambiare il quale si chiede l’intervento del Consiglio provinciale”, è stato detto nel corso della manifestazione. In Trentino – è stato sottolineato – su 3.200 bambini e bambine che hanno i requisiti per accedere al bonus nascita trentino, 140 restano tagliati fuori perché nati da un papà e una mamma residenti da meno di dieci anni in Italia. Vale a dire il 4,4% del totale. “Sono numeri che dimostra come la misura voluta dalla Giunta Fugatti è solo discriminatoria. Anche per questa ragione la raccolta firme e l’impegno di Cgil, Cisl Uil e Acli proseguirà nelle prossime settimane con nuove iniziative”, hanno detto i manifestanti.

 

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