Un esecutivo fiume per combattere la crisi di questo periodo. Dal monte più caro al presidente Lorenzo Dellai, prendono vita le iniziative per contrastare la pesante congiuntura internazionale.
I lavori della mattinata
Dopo una premessa del presidente Lorenzo Dellai che ha ricordato agli assessori ed ai dirigenti metodo, tempi ed obiettivi che devono orientare la prossima manovra finanziaria, è toccato al dirigente generale del Dipartimento affari finanziari della Provincia, Ivano Dalmonego, riassumere caratteristiche ed entità della finanza provinciale e della manovra anticrisi messa in campo dalla Provincia autonoma di Trento negli ultimi mesi.
Ora la giunta provinciale punta alla seconda fase della manovra anticongiunturale, quella che prevede una movimentazione di risorse tra i 640 e gli 800 milioni di euro, pari al 4-5% del Pil provinciale (contro lo 0,4% della manovra nazionale). L'obiettivo si potrà raggiungere anzitutto riorientando le spese già autorizzate sul bilancio 2009 (125 milioni), attraverso l'utilizzo degli accantonamenti (175 milioni), e con investimenti aggiuntivi attivati dalle societá di sistema (Patrimonio del Trentino, Itea, Trentino sviluppo) o con risorse reperite da Cassa del Trentino e messe a disposizione per gli investimenti di Enti locali o di altri soggetti (dai 350 ai 500 milioni).
Giunta e Consiglio provinciale si incontrano
Prima, ufficiale presa di contatto nel pomeriggio di mercoledì tra le Presidenze del Consiglio e della Giunta provinciale. L'incontro avrà luogo a Palazzo Trentini alle ore 16.00 di mercoledì 10 dicembre e Dellai sarà accompagnato dal vicepresidente del governo Pacher e dal dirigente generale Postal, mentre Kessler sarà affiancato dal vicepresidente del Consiglio Eccher e dal dirigente generale Leonardi.
L'incontro, al di là degli elementi formali, consentirà di mettere a fuoco le problematiche relative alla fase di avvio della 14° legislatura, in relazione, da un lato all'impegno espresso dal Presidente dell'Assemblea di assicurare a tutti i componenti gli strumenti e le modalità che consentano al Consiglio di svolgere al meglio l'essenziale ruolo democratico di controllo e, per altro verso, di consentire l'esercizio della funzione di governo sulla base delle priorità enunciate dal Presidente della Provincia nel Programma di legislatura.