Le famiglie italiane continueranno infatti, ad essere molto prudenti negli acquisti, ricercando di volta in volta le occasioni migliori per massimizzare il benessere a fronte di risorse reddituali sempre più scarse". Anche l’Istat certifica l’ulteriore stretta del portafoglio delle famiglie nel quarto trimestre 2011 in calo dello 0,7%.
Un allarme che la corsa senza fine del costo della benzina trasforma in una "emergenza nazionale" per il Codacons. Le associazioni agricole confermano: "il ‘pieno’ per un’auto di media cilindrata ha superato i 93 euro, provocando un effetto valanga sulla spesa in un Paese dove l’88% delle merci viaggia su strada" dice la Coldiretti sottolineando che la benzina ormai costa più di un chilo di arance, di pasta o di un litro di latte fresco. "I continui rincari da un lato spingono ancora più in alto il prezzo del pieno; dall’altro stravolgono il carrello della spesa degli italiani" dice la Cia che calcola in 200 euro annui il rincaro sul budget familiare.
Se lo scenario del mercato interni è depresso, a spingere l’agroalimentare (che nel 2011 ha messo a segno +11% di fatturato), più promettente appare l’export sui mercati esteri dove, dice il Report, il made in Italy dovrebbe fare ancora centro.