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Nordest. Curata con la sperimentazione animale, il caso di Caterina divide ma Il medico precisa:”Test vitali” (VIDEO)

Prime pagine e servizi su tutti i tg nazionali per la giovane Caterina diventata ormai un caso nazionale

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Padova – Caterina Simonsen è la 25enne padovana affetta da quattro malattie rare che in questi giorni è stata insultata pesantemente perchè ha dichiarato di essere stata curata grazie alla sperimentazione animale.

La giovane, soffre di malattie genetiche rare e posta una foto dove ringrazia la comunità scientifica che effettua sperimentazioni anche su animali. Immediata la polemica online che finisce poi su tv e giornali nazionali richiamando l’ira degli animalisti più radicali, che arrivano persino a minacciarla sul suo profilo facebook.

Gli scienziati la difendono

Andrea Vianello, direttore di fisiopatologia respiratoria conferma: “Proprio perché si tratta di malattie rare, ci vuole la sperimentazione”. Il suo reparto, di eccellenza a livello nazionale, è al “monoblocco” (policlinico), al decimo piano; tra le sue pazienti, la degente più nota d’Italia, almeno in questo momento: si tratta di Caterina Simonsen, la 25enne studentessa di Veterinaria a Bologna che, anche pensando alla propria storia, si è detta, sul web, a favore «dei test sugli animali, necessari alla vera ricerca”.

Ilaria Capua, veterinaria, scienziata di fama internazionale e oggi parlamentare di Scelta civica, non si limita a commentare il caso di Caterina Simonsen, la 25enne insultata perché ha detto di essere ancora in vita grazie alla sperimentazione sugli animali, ma approfondisce. «Chi è contrario alla sperimentazione animale allora non dovrebbe curarsi con alcun farmaco e vivisezione è un termine ottocentesco lontano dall’oggi».

le sue esternazioni hanno richiamato così le offese, pesantissime del mondo animalista, fino a delle vere e proprie minacce alla ragazza che si difende: “Non ho cercato alcuna visibilità e non sono pagata da nessuno, ho detto solo quello che penso”.

Le ragioni di Caterina

Sempre sul suo profilo facebook Caterina spiega chiaramente la sua presa di posizione che diventa anche un caso giornalistico sulla comunicazione a ritmo di post sui social network:

“1. IO non vado ne sono andata in TV ne sono stata ripresa da nessuno. Il materiale che usano sono quelli dei miei video.

2. Non vengo pagata da nessuno.

3. Non ci sono “lobby” dietro.

4. Strumentalizzazione? Bella parola, perché ci ho messo volontariamente la faccia su quei video e su quella foto? Per tutto il resto nessuno mi ha chiesto permessi. Ma parliamone se volete, io ho 25 anni e quelle foto le ho fate io, pensateci a chi fa le foto ai minorenni, ai bimbi affamati in Africa e agli animali cosiddetti “seviziati” in laboratorio, non che quelli sempre in braccio a qualche politico, quelli sono strumentalizzati, sono innocenti. Il fatto che io sia vera rode a tanti.

Poi per finire gradirei che smettesse tutto questo stress sia di accuse rivolte verso di me, sia di “auguri” di morte, malattia e quant’altro – che continuano – e concentriamoci sulla discussione della ricerca e della sperimentazione animale. Perché io c’entro fino ad un certo punto e non ho voglia che la mia vita privata venga presa per “far colpo” come hanno fatto A MIA INSAPUTA.

Ok, è servito a richiamare l’attenzione, tollerabile, ma ora parlate dell’argomento vero. In uno degli ultimi post vi ho invitato alla ragione? Possibile che alcuni di voi la perda sempre di più? Porca miseria – conclude la giovane – io sono ancora in ospedale cosa volete che faccia? Meglio sono in ospedale ancora prima di essere uscita su Tg e giornali”.

A Padova intervento di successo al fegato su bimba

Si è concluso con successo all’ ospedale di Padova il trapianto di fegato su una bimba vicentina di 11 anni che ha ricevuto l’organo da un ragazzino di 8 anni deceduto a Roma.

La piccola è stata ricoverata in rianimazione, dopo l’intervento eseguito dall’equipe del prof. Umberto Cillo. Il presidente del veneto Luca Zaia si è complimentato con i medici ha rivolto gli auguri alla piccola paziente.

Redazione:
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