Una decina di bambini haitiani hanno ora la possibilità di ottenere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno visto che in patria non possono averla, a causa delle distruzioni portate dal terremoto. Hanno un’età compresa fra i 3 – 4 e i 17 anni e sono portatori di patologie croniche. Il gruppo fa parte del contingente di 130 bambini bisognosi di cure specialistiche per il quale la Croce Rossa internazionale ha chiesto la collaborazione dell’Italia.
L’iniziativa è coordinata dalla Croce Rossa del Trentino e dall’assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento, nell’ambito del Tavolo trentino con Haiti, e vedrà il coinvolgimento delle associazioni trentine che si stanno adoperando, in queste settimane, anche per fare decollare i progetti che saranno realizzati direttamente sull’isola, alimentati dalla raccolta fondi partita nei giorni scorsi.
"Il benvenuto che diamo ufficialmente ai nostri ospiti di Haiti – ha detto l’assessore Beltrami – è solo il primo passo di un percorso che durerà nel tempo, come sempre accade quando si muove il Trentino della solidarietà, non con interventi spot, ma costruendo ponti che durano. Nel giro di poche ore tutte le realtà coinvolte si sono mobilitate al meglio delle loro possibilità, per poter offrire un’accoglienza adeguata; il nostro impegno, nell’ambito del Tavolo trentino con Haiti, continuerà però anche fuori dal Trentino, portando avanti alcuni progetti concreti tramite realtà come la Fondazione Fondriest, che conoscono bene Haiti anche perché erano presenti sull’isola prima dell’emergenza creata dal sisma."
"La proposta alla Croce rossa trentina è arrivata domenica – ha detto invece Brugnaldi – , lunedì sera il gruppo è arrivato a Trento, con tre ambulanze partite da Roma. Un impegno notevole, considerato anche che è svolto da personale perlopiù volontario. Ma tutto si è svolto per il meglio."
Gli ospiti, provvisoriamente ospitati in una struttura alberghiera trentina, saliranno a Villa Sant’Ignazio, "una realtà ben nota nel mondo della solidarietà del Trentino", come ha ricordato Borgonovo Re. "Siamo stati anche noi un po’ ‘spiazzati’ dalla richiesta giunta dall’assessorato, ma ci siamo subito stretti per fare posto ai nostri nuovi amici e cercheremo davvero di farli sentire come a casa. Il vantaggio di offerto da Villa è innanzitutto quello di poter tenere il gruppo unito, a breve distanza dalle strutture sanitarie cittadine; inoltre abbiamo già maturato una considerevole esperienza nel campo dell’accoglienza. Credo però che il soggiorno delle famiglie di Haiti si rivelerà prezioso proprio al fine di migliorare ulteriormente il nostro modo di rapportarci anche ai bisognosi di casa nostra".
Qualche problema pratico da superare c’è; oltre alla burocrazia, di cui si farà carico il personale del Cinformi, ci sono per esempio gli ostacoli linguistici, visto che quasi tutto il gruppo parla creolo (qualcuno anche francese). Ma le vie della solidarietà trentina sono infinite, e passano ad esempio per Josefine, dal Congo, e Josienne, dalla Martinica, due mediatrici culturali che hanno immediatamente messo a disposizione la loro esperienza e la loro grande carica di umanità. "Due esempi del Trentino più bello e più splendente", le ha definite l’assessore Beltrami, che ha aggiunto: "Si parla sempre di ciò che non funziona: dobbiamo imparare a parlare di più di quello che funziona, che si spende per gli altri con generosità."
Mentre il gruppo – che dovrebbe fermarsi in Trentino, come i connazionali ospitati in altre regioni Italiane, per almeno sei mesi – comincia ad ambientarsi, il Tavolo trentino per Haiti sta avviando la campagna di raccolta fondi; le somme raccolte (soprattutto attraverso il collaudato meccanismo dell’ora di lavoro devoluta ad uno speciale fondo, attraverso una semplice trattenuta in busta paga) verranno impiegate per sostenere progetti come quello che la Fondazione Fondriest sta portando avanti già da tempo ad Haiti. "La mia collaborazione è iniziata qualche hanno fa – ha raccontato stamani Maurizio Fondriest in conferenza stampa ; chiesi alla Fondazione Francesca Rava, che opera in aiuto dell’ospedale pediatrico Saint Damien e che mi aveva invitato ad appoggiare il loro impegno, quanta parte dei fondi che raccoglievano venisse effettivamente utilizzato per azioni dirette di solidarietà: mi risposero il 98%. Dissi: ‘Bene’. Nel 2008 sono stato ad Haiti; la situazione era già terribile allora, figuratevi adesso, dopo il terremoto."
Ora però Haiti è anche qui, in Trentino. "La vostra presenza – ha detto in chiusura dell’incontro l’assessore Beltrami, stemperando la comprensibile emozione di una delle mamme, la cui testimonianza sui momenti del terremoto è stata presto spezzata dalle lacrime – ci è anche utile per ricordare ai trentini tutti i vostri connazionali che stanno soffrendo."
1° nucleo familiare:
Gracilia (1969, madre); Kathiana (1997); Fabrice (1993).
2° nucleo:
Marcelline (1972, madre); Rene Oliveier (2001); Cassandre Salvati (2005); Aurelien (1999); Chenalda (1993)
3° nucleo:
Locianie (1976, madre); Abigaelle (2007).
Marte (1979); Alexis (2000).
- Altre in breve dal Trentino Alto Adige:
- ANCORA RICONOSCIMENTI PER IL FILMATO "SLOI. LA FABBRICA DEGLI INVISIBILI"
- SONO ANCORA MOLTI GLI APPUNTAMENTI IN CHIUSURA DELL’ANNO HOFERIANO
- CERTIFICAZIONE, NUOVA SINERGIA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE TRENTINE
- L’ACCORDO FIRMATO FAVORISCE NUOVE INIZIATIVE A FAVORE DELL’ARTIGIANATO
- TRENTINO, REGOLARIZZAZIONE GIA’ CONCLUSAUN TRENTINO AI VERTICI DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA INTERNAZIONALE
- Commercialisti a Nordest – Il Nordest si conferma una delle aree del Paese in cui i commercialisti guadagnano meglio e il Trentino alto Adige e’ in testa. Mediamente – dice uno studio del Sole 24 Ore – nel Nordest guadagnano 70.245 euro, mentre la media nazionale e’ di 57.687 . E il Trentino-Alto Adige guida la classifica nazionale per fatturato e reddito. Qui i 738 commercialisti hanno registrato un volume di affari pari a 176.397 euro, contro i 170.387 dell’anno precedente (+3,53%) con un reddito medio di 98.762 euro contro i 93.280 del 2006.
- Treni low cost – Per venire incontro alle esigenze dei pendolari in Alto Adige Deutsche Bahn e Oebb introdurranno dei carnet. Una prima offerta di rimborso da parte della Provincia autonoma di Bolzano per includere i treni austro-tedeschi nel sistema tariffario altoatesino e’ stata definita da Db e Oebb ‘troppo bassa’. Le due societa’ hanno comunque ribadito che le trattative con la Provincia vanno avanti.
- Donna scippata a Bolzano – Scippo ai danni di un’anziana donna, oggi pomeriggio, a Bolzano. Il fatto e’ accaduto intorno alle 16 in via Vittorio Veneto. Un giovane ha strappato la borsetta alla donna, che ha settant’anni, dandosi poi alla fuga. L’anziana e’ caduta per terra, procurandosi solo qualche escoriazione. La polizia ha avviato le ricerche dello scippatore sulla base della descrizione della vittima. Il bottino e’ di circa 70 euro.