X

Da Primiero a Graz: esposti i pop-up di Meneguz ispirati alle “Città invisibili” di Calvino

Nelle scorse settimane, nella biblioteca più importante di Graz, sono stati esposti i pop-up costruiti da Paolo Meneguz e ispirati a dieci de “Le città invisibili” di Italo Calvino

Un momento della presentazione della mostra a Graz (Austria). In basso, un’immagine con i bambini al lavoro

 

Primiero/Graz – Nell’estate del 2022, nel centro storico di Pieve, rimasero in mostra i dieci pop-up, allora in formato “gigante”. Erano stati creati da Paolo Meneguz, utilizzando i disegni realizzati ad hoc da Max Gaudenzi, Erica Schweizer, Gianco Bettega, Simone Turra, Simone Gobber, Nicola Degiampietro e Gianluigi Zeni. Nell’inverno dello scorso anno, in formato più ridotto, i pop-up erano stati esposti in undici biblioteche pubbliche nel Trentino.

Questa primavera la mostra è stata ospitata in Austria, nella sede della “Dante Alighieri” di Graz. Martedì 1 ottobre, alla presenza della dottoressa Marie Therese Stampfl, direttrice della Stadtbibliothek di Graz e della dottoressa Florika Griessner, presidente della “Dante Alighieri”, la mostra dei pop-up ispirati al libro di Italo Calvino è stata presentata e inaugurata nella sede della biblioteca sulla Theodor Körnerstrasse.

Poche ore prima nel corso della mattinata, in uno spazio della stessa biblioteca, Paolo Meneguz aveva tenuto un workshop, dedicato alla creazione dei pop-up, con 22 alunni della Rosenberg Volkschule di Graz. Sia la mostra sia il work shop sono stati molto apprezzati dai presenti.

 


“Le città invisibili” è una raccolta di racconti di Italo Calvino pubblicata nel 1972. Il libro di Calvino è composto da nove capitoli, ciascuno dei quali si apre e chiude con un dialogo fra Marco Polo e l’imperatore dei Tartari Kublai Khan, che interroga l’esploratore sulle città del suo immenso impero. Ciascun capitolo contiene cinque descrizioni delle città visitate da Marco Polo, tranne il primo e l’ultimo capitolo che contengono dieci descrizioni. Le cinquantacinque città, ciascuna delle quali ha un nome di donna di derivazione classicheggiante, sono poi raggruppate nelle seguenti undici sezioni: «Le città e la memoria»; «Le città e il desiderio»; «Le città e i segni»; «Le città sottili»; «Le città e gli scambi»; «Le città e gli occhi»; «Le città e il nome»; «Le città e i morti»; «Le città e il cielo»; «Le città continue»; «Le città nascoste». Queste sezioni si succedono di continuo secondo un procedimento di alternanza scalare. La successione delle città e delle sezioni non implica infatti una sequenzialità o una gerarchia, ma, come spiega lo stesso Calvino in Lezioni americane, forma una rete “entro la quale si possono tracciare molteplici percorsi e ricavare conclusioni plurime e ramificate”.

Redazione:
Related Post