Missione compiuta per il pellegrino trentino, rientrato in valle il 14 ottobre scorso dopo un’avventura in bici iniziata il 14 settembre
9/10 Rigamonti e il fiume Giordano
A quasi un mese dalla sua partenza ai piedi delle Pale di San Martino in Trentino, il pellegrino Lionello Rigamonti ha raggiunto il suo obiettivo. Finalmente immerso nelle tanto attese acque del fiume Giordano, dove fu battezzato Gesù. Dopo ore e ore di pedalate in bici in solitaria, a Gerusalemme Rigamonti ha vissuto emozioni uniche, che ci racconterà dettagliatamente al suo rientro.
Il Giordano e il battesimo di Gesù
Wikipedia – Il battesimo di Gesù nel cristianesimo si riferisce al battesimo ricevuto da Gesù da parte di Giovanni Battista, così come raccontato nel Vangelo secondo Marco (1,9-11), nel Vangelo secondo Matteo (3,13-17) e nel Vangelo secondo Luca (3,21-22). L’evento è ricordato come il primo dei misteri della luce di cui è composto il rosario. La festa del battesimo di Gesù viene celebrata dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa anglicana nella domenica che cade dal 7 al 13 gennaio.
7/10 Pedalando a Nazareth
Nonostante qualche imprevisto dell’ultima ora, il pellegrino è arrivato a destinazione. “Sono a 6 chilometri da Nazareth – ci conferma Lionello Rigamonti – , una certa emozione mi invade e sarà così per i prossimi 5/6 giorni percorrendo i sentieri del Vangelo dove Gesu’ nacque, visse morì e fu sepolto e il terzo giorno risuscitò”.
Nazareth è famosa universalmente come la città di origine di Gesù, che secondo i Vangeli, pur essendo nato a Betlemme, vi abitò durante la sua infanzia e giovinezza. A Nazaret inoltre, sempre secondo i Vangeli, avvenne l’Annunciazione, cioè l’annuncio della sua prossima nascita, che venne fatto a sua madre Maria dall’Arcangelo Gabriele. Il 14 maggio 2009, si è recato in storica visita apostolica a Nazaret, Papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa sul Monte del Precipizio di Nazareth.
6/10 Kayseri e volo per Tel Aviv
L’arrivo a Kayseri, domenica 5 ottobre, per Lionello Rigamonti significa missione ormai quasi compiuta. E’ tutto pronto per l’imbarco della bici sull’aereo che lunedì sera 6 ottobre lo porterà a Tel Aviv, evitando i disordini Siriani.
La terra Santa è ormai vicina e Lionello ci conferma di aver anticipato il volo dal 9 al 6 ottobre. “Verso Kayseri – conferma alla nostra redazione – il panorama non cambia. La strada è buona, ha due corsie per ogni senso di marcia, ma il fondo stradale è pessimo per pedalare”.
Il tempo per una visita al suggestivo centro turco di Kayseri, il suo gran bazar e un sogno ormai a portata di mano. “Il pellegrinaggio – conclude però Rigamonti – non è compiuto. In Terra Santa percorrerò i sentieri del Vangelo dove gesù nascque, visse, morì e fu sepolto per resuscitare, come narrano le sacre scritture”. Per contattare Lionello – meglio nelle ore serali – Recapito telefonico 348-2295366.
2/10 Dopo Ankara, Cappadocia e poesia
Sul suo profilo Facebook, Lionello Rigamonti ci aggiorna periodicamente sul suo viaggio che giorno dopo giorno diventa sempre più emozionante. Il pellegrino ciclista è arrivato il 2 ottobre in Cappadocia, dove si concede una breve pausa fatta di trekking e relax, prima del grande arrivo in Terra Santa, previsto nei prossimi giorni. Non mancano quindi le visite a luoghi unici al mondo come “La valle dell’amore (nella foto sotto)”. Un posto davvero meraviglioso per l’atmosfera che si respira.
Göreme è la città incentrata nell’area famosa per le sue formazioni rocciose chiamate “camini delle fate”. Il Parco nazionale di Göreme (Göreme Milli Parklar in Turco) venne aggiunto ai patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1985. La Valle dei piccioni (Güvercinlik vadisi o Pigeon valley), la Valle dell’amore (Bağlıdere vadisi o Love valley), la Valle delle Rose (Güllüdere vadisi o Rose valley) e la Valle rossa (Kızılçukur vadisi o Red valley) sono rinomate in tutto il mondo.
Il primo ottobre Lionello confermava sul suo profilo facebook, di aver superato senza particolari problemi Ankara. “L’ho sorpassata questa mattina alle 10 – spiega – era immensa, mai visto una cosa così grande. Sono riuscito a superarla senza problemi. Dopo aver pedalato per tutto il giorno, sono ormai a 150 km dalla Cappadocia, dove arrivo il 2 ottobre”. Un’avventura ricca di esperienze, pedalando ogni giorni più di 100 chilometri con un sogno nel cuore: raggiungere la Terra Santa in bici.
29/9 Rigamonti lascia Istanbul
“Questa mattina (lunedì 29/9) conferma alla nostra redazione Lionello Rigamonti – sono uscito in bici da Istanbul poco dopo le 7, pedalando in un traffico infernale. Ho attraversato su un vecchio camioncino il grande ponte sul Bosforo, passando dall’Europa all’Asia. Un’emozione indescrivibile dopo giorni e giorni in bici. Nel mio giorno di riposo a Istanbul ha piovuto per tutto il giorno, mentre ora il tempo sta migliorando. La mia intensa giornata termina poco dopo l’una di notte, consapevole che la mèta si fa sempre più vicina”.
Il ponte sul Bosforo
Il ponte sul Bosforo, chiamato anche primo ponte sul Bosforo (in turco: Boğaziçi Köprüsü o 1. Boğaziçi Köprüsü) è uno dei due ponti di Istanbul, in Turchia che attraversano lo stretto del Bosforo (in turco: Boğaziçi) e che permettono di collegare l’Europa con l’Asia (l’altra è il ponte Fatih Sultan Mehmet, chiamato anche il secondo ponte sul Bosforo). Il ponte si trova tra Ortaköy (sul lato europeo) e Beylerbeyi (nella parte asiatica). Fu realizzato dagli ingegneri Roberts e Brown con la collaborazione dell’italiano Almerico Meomartini.
27/9 Arrivo in Turchia
Un messaggio di Lionello Rigamonti alla redazione, conferma il suo arrivo ad Istanbul in Turchia, dove si concede una prima breve pausa dopo giorni e giorni di lunghe pedalate. L’entusiasmo è sempre alle stelle e la missione prosegue giorno dopo giorno.
Da lunedì mattina Rigamonti riprende a pedalare alla volta di Ankara, Cappadocia. Mancano ancora 800 chilometri prima di arrivare all’imbarco aereo con destinazione Tel Aviv.
Forza Lionello! Inviate messaggi o chiamate Rigamonti per sostenerlo nel suo viaggio…
21/9 Arrivo in Grecia
“Il tempo è buono – ci ha confermato Rigamonti – e riesco a pedalare 10/12 ore al giorno. In Albania ho visto territori e zone davvero ridotte molto male, vi racconterò i dettagli al mio rientro. Per ora sono in Grecia e continuo sulla mia via, alla volta della Terra Santa, pregando per tutti coloro che me lo hanno chiesto”.
20/9 Tappa in Albania
E’ motivato al telefono e pronto per l’arrivo in Albania il pellegrino Lionello Rigamonti. “Sono a Bari e sabato mattina arriverò a Durazzo in Albania – ci conferma con grande entusiasmo al telefono – pedalo 10/12 ore al giorno, ma sono molto deciso ad arrivare fino in fondo alla mia sfida! Nei prossimi giorni vi aggiornerò sul mio pellegrinaggio che si sta confermando una grande avventura. Chiamatemi, quando avete voglia, sarà un piacere sentire che ci siete!”
14/9 Partenza da San Martino di Castrozza
Dopo la partenza domenica da San Martino di Castrozza con la tradizionale benedizione del parroco don Giuseppe Lucian e la foto di rito con il sindaco di Siror, Walter Taufer, entra nel vivo in queste ore il viaggio di Lionello Rigamonti.
Il settantenne primierotto non è nuovo a sfide come questa, che lui confessa però sono dei veri e propri pellegrinaggi, pedalando, pregando e meditanto. L’arrivo è previsto a Gerusalemme il 10 ottobre: oltre 100 chilometri al giorno attraverso Italia, Albania, Macedonia, Turchia e Israele, circa 10 ore al giorno.
Il programma:
Partenza prevista per il 14/09 p.v. da San Martino di Castrozza sino a Bari lungo la via Adriatica, da Bari (21/09) un traghetto mi porterà a Durazzo in Albania attraverserò l’Albania, poi parte della Macedonia, seguirò la parte Nord della Grecia per arrivare a Istanbul in Turchia, raggiungerò Ankara la capitale, per poi scendere in Cappadocia e da Kayseri (10/10) prenderò un aereo che mi porti a Tel Aviv.
Questo transfert serve per evitare obbligatoriamente la Siria dove non è possibile transitare a causa dei disordini bellici che conosciamo. Per questo percorso ho preventivato un tempo di circa 26 giorni, includendo 3/4 giorni di fermo per riposo fisico, i chilometri da percorrere sino qui, sono circa tremila che divisi in 23 giorni sono di media 130 km al giorno, per un tempo di pedalate al giorno di circa 10/12 ore, alla mia età di 70 anni compiuti, non posso sperare di più .
Una volta arrivato in Tel Aviv penso di passare 7 giorni in Israele sulle orme di Gesù percorrendo sempre in bici i sentieri del Vangelo, visitare i luoghi nei quali Gesù nacque, crebbe e dove si sono verificati i grandi misteri della sua morte e della sua resurrezione, dopo di che il pellegrinaggio è compiuto e prenderò l’aereo che mi porti a casa (18/10).
Non solo un viaggio
“Tengo a precisare – spiega Rigamonti – che questa per me non è solo una bella gita in bici, ma un autentico Pellegrinaggio accompagnato da mie preghiere recitate durante le diverse ore di sella nella giornata e nei luoghi sacri durante il viaggio e in special modo in Terra Santa, esaudendo così tutte le intenzioni che mi verranno affidate da diverse persone prima di partire.
Questo mio Pellegrinaggio non vuole avere il sapore di protagonismo, ma a me servirà molto sapere che a casa, voglio dire in Valle, se ne parli, mi servirà molto come stimolo nel proseguire tale viaggio che credetemi, nella gioia di proseguire c’è anche molta fatica e sentire qualcuno da casa, mi da molto conforto. Questo sarà il mio 8° Pellegrinaggio e forse l’ultimo, per cui confido come nei precedenti nella protezione della Madonna, Madre di Gesù. Totus tuus ego suum Maria.
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