Il progetto riguarderà soprattutto fagioli, mais e cereali vernini
Belluno – “Rendere più sane, produttive e diffuse le sementi antiche, locali e tipiche della Provincia di Belluno e dell’area Dolomitica” E’ questo l’ambizioso obiettivo che si è prefissato il gruppo coltivare condividendo per questo 2016 (anno internazionale dei legumi).
Il tutto prenderà il via con un progetto dal titolo “miglioramento genetico partecipativo di antiche varietà locali”, progetto che riguarderà soprattutto fagioli, Mais e cereali vernini. A dare peso a questa iniziativa il coinvolgimento, la partecipazione e il supporto tecnico di importanti realtà nazionali e internazionali
Tra questi il CREA di Bergamo uno dei più importanti centri di ricerca e sperimentazione sui cereali. E’ proprio questo centro che, grazie al suo lavoro di “pulizia” dei semi e di miglioramento genetico, ha dato un forte impulso ai noti mais “spinato di Gandino” e “rostato rosso di Rovetta”, attorno ai quali si è creata un importante e florida economia.
Molto importante anche il supporto tecnico del genetista, noto a livello mondiale Salvatore Ceccarelli che seguirà il lavoro sui fagioli, e quello di Arche Noah la più importante realtà europea in ambito di recupero e rigenerazione delle sementi antiche.
Spetterà a queste importanti realtà dare le indicazioni tecniche e le modalità di coltivazione, di selezione in campo delle sementi e un’azione di monitoraggio del progetto nelle sue diverse forme e articolazioni.
Lo scopo è quello di rigenerare, fortificare, rendere più sani e produttivi i nostri semi tipici e locali, ma anche di renderli capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici. Un lavoro che significa da un lato salvare la nostra biodiversità locale, e dall’altro di fornire a chi vorrà coltivare queste varietà, un seme più sicuro e valido.
Ovviamente il progetto è aperto a tutti, vi possono aderire, dare il loro contributo o sostenerlo singoli cittadini, coltivatori, aziende, ma anche associazioni, gruppi, realtà varie, enti e Comuni. Il progetto sarà articolato su più livelli, da quelli più semplici, ma comunque molto importanti di riproduzione e selezione in campo a quelli più articolati e efficaci di miglioramento genetico.
Per tutti coloro che sono interessati a questa iniziativa, l’appuntamento domenica 20 marzo con inizio alle ore 16.00 presso Villa Patt a Sedico, dove si terrà il primo di una serie di incontri dedicato a questo progetto.
In quell’occasione, oltre a presentare il progetto di “miglioramento genetico partecipativo di antiche varietà locali” ci sarà una breve spiegazione delle migliori metodologie di selezione in campo soprattutto di fagioli e mais. Dopo la visione di un breve video inerente la coltivazione e selezione in campo, alcuni coltivatori racconteranno le loro esperienze dirette e i risultati ottenuti.
Ampio spazio sarà lasciato al dibattito, al confronto, al costruire assieme, consapevoli che il futuro di queste nostre preziose ed apprezzate varietà locali sta nelle nostre mani e nel nostro impegno, nel lavoro che possiamo fare assieme in e per questa Terra.
Gruppo coltivare condividendo