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Bolzano, EURAC: 450mila euro per quattro progetti di ricerca

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I fondi verranno assegnati a quattro progetti di ricerca riguardanti ecologia, teleriscaldamento, plurilinguismo e risparmio energetico

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Bolzano – Ammonta a 450mila euro il budget di prestazioni messo a disposizione dalla Provincia all’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) per l’anno 2015.  La Giunta guidata da Arno Kompatscher ha stanziato 450mila euro per quattro progetti di ricerca dell’EURAC

“La Provincia di Bolzano – ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher – sostiene annualmente le attività dell’EURAC con uno stanziamento di base che, per il 2015, ammonta a circa 20,5 milioni di euro. In aggiunta ad essi, però, è prevista la possibilità di assegnare ulteriori fondi legati a determinati progetti di ricerca sulla base dei risultati già raggiunti e degli obiettivi prefissati”. La relativa delibera è stata approvata oggi (29 settembre) dalla Giunta provinciale, e prevede un contributo di poco inferiore ai 450mila euro.
Tra i progetti finanziati spicca quello riguardante la realizzazione all’interno del futuro Parco tecnologico di un laboratorio sperimentale per la simulazione delle reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di sistemi più efficienti.

Per questo progetto, coordinato dall’Istituto per le energie rinnovabili, sono stati richiesti 230mila euro, mentre ammonta a 155mila euro il finanziamento previsto per la ricerca a lungo termine nel laboratorio all’aperto della Val Mazia. L’idea dell’Istituto per l’ambiente alpino punta a coinvolgere non solo la comunità scientifica, ma anche quella agricola, al fine di approfondire le conoscenze legate al cambiamento climatico nelle regioni montane.

Stanziamenti inferiori, infine, per altri due progetti: il primo, intitolato “A lezione con più lingue”, intende scattare una fotografia della presenza del plurilinguismo all’interno delle scuole altoatesine, approfondirne la percezione tra scolari e insegnanti, e sviluppare strumenti e materiali adeguati. Il secondo, invece, fa riferimento ad un progetto pilota per migliorare la gestione energetica del patrimonio immobiliare della pubblica amministrazione, con particolare attenzione agli interventi di ristrutturazione e risanamento degli edifici.

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