Inchiesta Trento su vendita informazioni a Bolzano, Foggia, Roma
Trento – È stato rintracciato nella serata di venerdì il nono e ultimo indagato nell’operazione Basil, con cui la Procura di Trento ha individuato una rete di appartenenti alle forze dell’ordine nelle province di Bolzano, Foggia e Roma, che utilizzavano i database di lavoro per vendere informazioni ad agenzie investigative private.
I carabinieri del nucleo investigativo di Trento, che hanno condotto le indagini, l’hanno sottoposto ai domiciliari, dopo che si è presentato al comando dei militari di Cavalese.
Si tratta di un ex poliziotto, 54 anni, accusato di avere concorso al reato di accesso abusivo a un sistema informatico e dell’illecita detenzione di numerose registrazioni audio non autorizzate, per una investigazione che avrebbe condotto con intercettazioni ambientali illegali.
L’operazione, vede nel complesso nove arrestati e sette denunciati tra appartenenti alle forze dell’ordine e referenti di un’agenzia investigativa privata del Veronese.
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In breve
Un arresto e tre denunce sono il frutto dei controlli della polizia di Trento nella settimana, disposti dal questore Giuseppe Garramone – A finire in manette per detenzione di droga ai fini di spaccio è stato un uomo di 33 anni, di origine tunisina, trovato in possesso di 20 dosi di cocaina e di oggetti rubati, che ha reagito con violenza al controllo, quindi è stato anche denunciato per ricettazione e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno dei denunciati è un uomo di 56 anni di Trento, riconosciuto come autore di un furto di uno zainetto al liceo da Vinci il 3 settembre, un altro è un giovane di 19 anni di Trento, accusato di avere minacciato la sua ragazza, un terzo è un uomo di 38 anni di Bolzano che deve rispondere di furto aggravato, dopo avere preso 250 euro dalla cassa di un negozio, approfittando dell’assenza del titolare. Sono stati intanto intensificati i controlli nelle piazze di Trento, con l’identificazione di numerose persone. Attività che verrà intensificata nei prossimi giorni.