Domenica 13 ottobre anche una delegazione trentina, guidata dall’arcivescovo Lauro alla solenne S. Messa di canonizzazione di cinque nuovi santi domenica mattina in piazza San Pietro a Roma
Roma – Tra loro anche suor Giuseppina Vannini, Fondatrice delle Figlie di San Camillo, che a Trento gestiscono fin dal 1936 l’Ospedale San Camillo e da 10 anni operano nella Casa del Clero diocesano, a servizio dei sacerdoti anziani ed ammalati.
“Dobbiamo essere grati a queste nostre sorelle che compiono un servizio tanto prezioso quanto umile e silenzioso, non solo per la Chiesa ma per l’intera comunità trentina”, commenta monsignor Tisi, chiamato all’altare per concelebrare con papa Francesco.
“L’ospedale San Camillo – aggiunge don Lauro, da sempre vicino alla famiglia camilliana – è un luogo dove si respira una vicinanza non scontata a chi soffre e dove le virtù di santa Giuseppina Vannini trovano ogni giorno una fedele testimonianza”.
Accanto a santa Vannini gli altri quattro santi sono il cardinale britannico Henry Newman, la Madre indiana Mariam Thresa Chiramel
Nell’omelia, Papa Francesco, commentando il Vangelo della guarigione dei lebbrosi, ha sintetizzato in tre verbi “Invocare, camminare e ringraziare” la traccia di vita dei nuovi santi, ricordando che la preghiera è la medicina del cuore, la fede un camminare insieme e che ringraziare, a cominciare dal contesto familiare, è “la parola più semplice e benefica”.
In ringraziamento per santa Giuseppina Vannini vi saranno due appuntamenti a Trento: venerdì 18 ottobre la S. Messa in S. Maria Maggiore alle ore 18 presieduta dall’Arcivescovo e domenica 20 ottobre all’ospedale san Camillo la solenne concelebrazione di ringraziamento ad ore 9.00 presieduta dal cappellano padre Fausto.