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Discariche Imèr e Monclassico, Tonina: “Conferimenti solo per due anni”. Dai Comuni ‘No’ ad alta voce

Nella serata di martedì 7 settembre, via libera compatto da tutti i Consigli comunali di Imèr, Mezzano, Primiero San Martino di Castrozza, Canal San Bovo e Sagron Mis, alla presa di posizione comune, contro la riaperura del sito in località Salezzoni. I Consigli comunali del territorio, invitano la Provincia a trovare soluzioni alternative

La discarica di Imèr nel Primiero, verso la riapertura temporanea, all’imbocco della valle di Primiero, tra le Dolomiti patrimonio Unesco. Nei giorni scorsi raccolte 3mila firme contro la riapertura del sito di Primiero, netta contrarietà anche da tutti i Comuni del territorio

Imèr/Monclassico (Trento) – Dopo la presa di posizione delle scorse settimane in Val di Sole, anche le Amministrazioni locali di Primiero, Vanoi, Mis, con una delibera comune approvata nei rispettivi Consigli comunali convocati d’urgenza, hanno detto un chiaro no alla riapertura della discarica di Imèr.

Nella giornata di martedì 7 setembre, via libera compatto da tutte le Assemblee di Imèr, Mezzano, Primiero San Martino di Castrozza, Canal San Bovo e Sagron Mis, ad un documento contro la riapertura del sito in località Salezzoni. I Consigli comunali del territorio, invitano la Provincia a trovare soluzioni alternative.

Il confronto in Consiglio provinciale

L’acceso dibattito di queste settimane accompagnato da raccolte firme e iniziative in tutto il Trentino contro la riapertura delle due discariche, è approdato martedì mattina anche in Consiglio provinciale, con l’intervento di diversi consiglieri appartenenti a diversi schieramenti politici e la replica della Provincia.

Non sono mancate tensioni tra l’ex presidente della Provincia, Ugo Rossi e l’attuale assessore provinciale, Mario Tonina, in merito alla politica attuata nel passato sulla gestione dei rifiuti. Riportiamo di seguito la risposta dell’assessore provinciale competente Mario Tonina, che conferma la riapertura delle discariche di Monclassico e Imèr per un periodo di due anni – con un protocollo da siglare con i Comuni di riferimento – e la successiva chiusura defiitiva, senza alcun ampliamento.

La replica dell’Assessore Tonina

L’assessore provinciale competente Mario Tonina, ha inquadrato la questione, percorrendo i passaggi temporali che hanno portato alla decisione di riaprire le discariche e illustrandone le motivazioni, dando lettura di un documento estremamente articolato e complesso.

La Giunta si trova in questa situazione perché nella scorsa legislatura per diversi motivi alcune questioni che riguardano lo smaltimento dei rifiuti non sono andate a buon fine, ha premesso. Il piano provinciale di gestione dei rifiuti vigente del 2014, prevede come unica forma di smaltimento alternativa alla discarica la realizzazione di un impianto di produzione del Css (combustibile solido secondario prodotto attraverso la selezione e triturazione del rifiuto secco residuo), da conferire in cementifici o centrali termoelettriche. Il rapido esaurirsi degli spazi disponibili nella discarica di Ischia Podetti.

Ha poi fornito alcuni dati sulle percentuali di raccolta differenziata sul territorio trentino, passata dal 17% del 2021 al 77% del 2019, con produzione di rifiuti tendenzialmente costante. A seguito degli incrementi progressivi delle raccolte differenziate, al quantità di secco residuo da smaltire è passata da 230.000 tonnellate del 2000 alle 55.000 del 2019. La Giunta intende affrontare la questione secondo due fasi: una fase transitoria, che prevede la riapertura delle discariche oggetto dell’interrogazione, esclusivamente per la parte di volumetria ancora disponibile, senza nessun ampliamento.

I conferimenti saranno effettuati per un lasso di tempo di circa due anni, con impegno da parte della Provincia (anche con la firma di un protocollo), alla definitiva chiusura, copertura e rinaturalizzazione degli impianti al momento del completamento dei volumi già autorizzati, tranne Imer che non riceverà nemmeno tutti i volumi disponibili. Nel contempo si provvederà al completamento degli spazi di Ischia Podetti, con progettazione del cosiddetto “catino nord” della discarica. In via del tutto eccezionale, considerato il principio normativo nazionale comunitario di “prossimità”, si cercheranno impianti temporaneamente disponibili a ricevere rifiuti per l’esportazione fuori dal territorio provinciale.

Terminata la fase transitoria, per la fase a regime gli obiettivi sono l’adozione di tecniche di circolarità con riduzione dei rifiuti, obiettivi di raccolta differenziata con le tecniche che si sono rivelate più efficaci sul territorio e realizzazione di impianti di trattamento del residuo per il recupero energetico. Quanto ai quesiti posti dalle interrogazioni, l’assessore ha evidenziato che le discariche presentano ancora volumi disponibili autorizzati e quindi non sono del tutto chiuse.

La riapertura sarà limitata ai volumi già autorizzati e sono esclusi ampliamenti in assoluto, per un periodo comunque massimo di due anni, al termine dei quali si procederà con la chiusura definitiva e la bonifica. Contestualmente sono stati già avviati gli iter per la realizzazione del nuovo catino (e impianti accessori) a Ischia Podetti, in data 3 settembre si è conclusa la procedura di localizzazione in materia di tutela dell’ambiente ed è in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale, con la previsione di completamento dell’opera entro un anno circa. Il piano prevedeva la realizzazione di un impianto di trattamento termico con recupero energetico, poi abbandonato per il trend di crescita della raccolta differenziata e per un calo del rifiuto urbano residuo. Si è dunque preferito procedere con la soluzione del conferimento di rifiuto urbano pari a circa 15/20.000 tonnellate, poi rinnovabili, fuori provincia (Bolzano). Negli anni si è assistito ad una crescita rapida della saturazione dell’impianto di Ischia Podetti che ha imposto questa soluzione temporanea.

Tensione in aula tra Tonina e l’ex presidente Rossi

Il consigliere di Azione, Ugo Rossi (VIDEO), ha preso atto che le alternative alle riaperture delle discariche non sono state valutate: la soluzione poteva essere temporeggiare il tempo necessario all’ampliamento di Ischia Podetti, portando i rifiuti in Veneto, oppure in Lombardia, oppure ampliando i conferimenti a Bolzano fino a 25.000 tonnellate. Il consigliere ha ricordato che l’assessore oggi competente faceva anche lui parte di “quelli che governavano prima”, quindi non regge il mantra del rimpallo delle responsabilità.

Gli altri interventi

Il consigliere del Patt, Lorenzo Ossanna, ha replicato ringraziando per la risposta molto esaustiva e si è detto soddisfatto per la rassicurazione dell’assessore sulla riapertura solo temporanea delle discariche di Imer e Monclassico, che comunque esclude l’ampliamento.

Parzialmente soddisfatto il consigliere del PD, Luca Zeni, che ha evidenziato un certo ritardo della Giunta nell’avanzare le proposte: a tre anni dall’apertura della legislatura stiamo riattivando due discariche, ma in realtà sulle soluzioni siamo ancora nel campo dei ragionamenti.

L’esponente della Lega, Ivano Job, ha replicato rilevando che l’aspetto più importante, data l’imminenza delle riaperture, è il mantenimento della tempistica annunciata, ovvero che alla riapertura del nuovo catino di Ischia Podetti si chiudano e bonifichino le due discariche di Imer e Monclassico. Non voglio più sentire in aule pubbliche da parte di cittadini, parole come “la Provincia non è affidabile” ha concluso.

La sintesi del question time

a cura del Consiglio provinciale di Trento


In breve

Salta nuovamente la votazione del vicepresidente del Consiglio provinciale di Trento, per la mancanza della maggioranza qualificata di 24 consiglieri necessaria per l’elezione, dopo l’uscita dall’aula dei consiglieri di minoranza di Pd, Patt, Unione per il Trentino, Futura 2018, Onda civica. Il seggio è vacante da 13 mesi, a seguito delle dimissioni del consigliere Alessandro Olivi, avvenute nell’agosto del 2020. “Nessun vicepresidente può fare da vice ad un presidente che in più occasioni abbiamo definito non adatto al suo ruolo. Rimaniamo fedeli a questa posizione, pertanto non parteciperemo al voto, uscendo dall’aula”, ha detto la capogruppo del Pd, Sara Ferrari, poco prima di lasciare l’emiciclo. I candidati alla carica di vicepresidente erano i consiglieri Alex Marini (Gruppo misto) e Alessandro Savoi (Lega Trentino).La votazione si è tenuta con 20 consiglieri presenti. Il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder ha quindi dichiarato nullo il voto per mancanza del quorum.

 

 

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