Si è concluso verso le 20.30 di giovedì sera un intervento in soccorso di due fungaiole nei boschi della ‘Val Zortei’ ad una quota di circa 1.400 metri, nella valle del Vanoi. Intervento anche a Folgaria. Tragica fine per un pensionato nei boschi bellunesi
Canal San Bovo (Trento) – Le due donne, di 69 anni di Canal San Bovo e di 77 anni di Padova, stavano cercando funghi nel bosco quando si sono ritrovate su un pendio molto ripido e impervio, in un’area caratterizzata da numerosi schianti risalenti alla tempesta Vaia del 2018. Non riuscendo a ritornare sui propri passi hanno lanciato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti nove operatori del Soccorso alpino del Vanoi, che in collegamento telefonico con le due donne, sono riusciti a capire dove si trovassero e a raggiungerle in circa trenta minuti.
Una volta sul posto, i soccorritori hanno provveduto a imbragare le due fungaiole e a calarle lungo il pendio con le corde per più di 200 metri. Da lì hanno raggiunto il sentiero e con il quad in dotazione alla Stazione le hanno riportate fino alla macchina. Le due donne erano illese; per loro non è stato necessario il ricovero in ospedale.
Intervento anche a Folgaria
Cercava funghi con un amico bei boschi a monte della malga Piovernetta a Passo Coe (Folgaria). Un uomo di 66 anni residente a Rovereto ha perso l’equilibrio ed è scivolato per una decina di metri lungo un pendio ripido ed erboso, con alcuni spuntoni di roccia e alberi schiantati. Dopo la caduta il fungaiolo lamentava dolori alla schiena, così il compagno ha chiamato i soccorsi verso le 9.30. Il coordinatore dell’area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento di una squadra della Stazione Altipiani e dell’elicottero, considerato che il recupero via terra sarebbe stato difficoltoso per la presenza di numerosi schianti nel bosco.
È stato ritrovato senza vita un fungaiolo, per il cui mancato rientro la moglie si era allarmata facendo partire le ricerche. Uscito in cerca di funghi, Aurelio Fullin, 80 anni, di Chies d’Alpago, non era più tornato a casa e la moglie si era rivolta a un vicino, che aveva iniziato a cercarlo nei luoghi frequentati abitualmente. All’uomo si era subito unito un tecnico del Soccorso alpino dell’Alpago incontrato sul posto. Ben presto è avvenuto il rinvenimento del corpo esanime, su un prato al limitare del bosco non distante dal cimitero di Chies.