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‘Dolomite Conference’ a Trento: ecco il manifesto ‘green’

A Trento cento esperti da tutto il mondo, hanno elaborato proposte da portare alla Cop29 in programma a Baku in Azerbaijan


NordEst – Attribuire la giusta responsabilità a chi produce più rifiuti, assicurare un giusto mercato agli scarti, diversificare le fonti energetiche e garantire la priorità alla ricerca nelle tecnologie alternative. E ancora: agevolare la transizione attraverso i dati scientifici, gestire adeguatamente i rifiuti elettrici, favorire soluzioni comuni di fronte a problemi simili e riparare prima di riciclare.

Sono questi, in sintesi, gli otto punti del manifesto programmatico elaborato nella tre giorni di lavoro della “Dolomite Conference” di Trento. L’evento ha visto la partecipazione di oltre cento delegati, tra imprenditori, docenti, studenti, manager e giornalisti, provenienti da tutto il mondo.

“In questi tre giorni di lavoro è emerso come, per affrontare i problemi del clima, ci sia più bisogno di più coinvolgimento delle aziende, delle persone e, soprattutto, dei giovani. È evidente che con i meccanismi decisionali tipici delle Nazioni unite, come ammesso dallo stesso segretario generale Antonio Guterres, non si va da nessuna parte. Abbiamo bisogno di essere più veloci, più efficienti e, soprattutto, più inclusivi”, ha affermato, al termine del convegno conclusivo, il coordinatore scientifico dell’evento, Francesco Grillo, docente dell’Università Bocconi.

I punti del manifesto sono stati elaborati all’interno di tavoli tematici specifici, dove si sono confrontati esperti e specialisti, ma anche giovani e semplici cittadini, con l’obiettivo di unire le idee e fornire proposte concrete per affrontare le sfide climatiche. Il documento conclusivo verrà portato alla prossima Cop29 di Baku, in programma dall’11 al 22 novembre, e al G20 che si terrà a Rio de Janeiro il 18 e 19 novembre.


Dolomiti, cosa perdiamo insieme ai ghiacciai?

 

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