Trento – Pericolo valanghe da moderato (grado 2) a marcato (grado 3) oltre il limite del bosco. Attenzione ai fuoripista! Questo l’invito contenuto nel bollettino valanghe di Meteotrentino emesso ieri e ancora valido. In particolare vengono segnalati come pericolosi i pendii molto ripidi in quota con vecchi e nuovi accumuli di neve ventata, le zone in prossimità delle creste, le conche e i canaloni con bruschi cambi di pendenza.
Il bollettino ricorda che con le ultime precipitazioni si sono avuti dai 15 ai 30 centimetri di neve fresca che si sono aggiunti a quella caduta nei giorni precedenti. Lo spessore della neve al suolo a 2000 metri varia dai 70 centimetri delle zone occidentali ai 30-50 centimetri di quelle orientali. La neve sotto il limite del bosco si presenta pesante e umida al fondo con strati più leggeri in superficie. Dove il vento è libero di agire possono formarsi lastroni di neve soffice che favoriscono la propagazione di eventuali fratture principalmente se posizionati su vecchie croste da vento o strati fragili di cristalli angolari in zone all’ombra e in quota, generalmente oltre i 2200 metri.
Su cambi di pendenza e crinali sottovento si ricorda inoltre la presenza di vecchi lastroni da vento e zone con spessori ridotti che hanno favorito la crescita di cristalli fragili che, se di area estesa, possono favorire il distacco di valanghe anche di medie dimensioni. Il pericolo valanghe è generalmente moderato (grado 2) localmente in rialzo a marcato (grado 3) oltre il limite del bosco per effetto delle nevicate accompagnate da vento forte.
Vengono segnalati scaricamenti e piccole valanghe spontanee e nelle prossime ore non si escludono nuove segnalazioni dovute all’assestamento del manto e ai sovraccarichi di neve ventata. Il distacco di piccole valanghe a lastroni o placche da vento, sarà possibile nelle zone di accumulo, perlopiù in quota, anche con debole sovraccarico mentre quelle di dimensioni maggiori sono possibili con forte sovraccarico.